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Politica mercoledì 25 maggio 2022 ore 16:51

Rigassificatore: la mozione non quadra, è polemica

Il porto di Piombino

Bocciata la mozione di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale sul rigassificatore. Scontro tra Fdi e Pd dopo il confronto in Commissione Ambiente



FIRENZE — “Il Presidente Giani e tutto il Pd stanno voltando le spalle a Piombino. Questa mattina, in IV Commissione, la maggioranza ha respinto la nostra mozione che impegnava la Giunta a far propria la posizione del sindaco Ferrari in merito alla vicenda del rigassificatore. Dire sì alla proposta di Snam equivale a una condanna a morte per il futuro della città e di tutta la Val di Cornia”, lo ha fatto sapere Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, assieme ai consiglieri regionali FdI Alessandro Capecchi, Diego Petrucci, Vittorio Fantozzi e Gabriele Veneri. Per il consigliere regionale Pd, Francesco Gazzetti, e la presidente della commissione Territorio e Ambiente, Lucia De Robertis si è trattata di una forzatura da parte di FdI.

“A quanto pare, alla sinistra va bene una struttura che mette in seria difficoltà il terzo porto turistico d’Italia e tutte le attività economiche e produttive che ruotano attorno allo scalo marittimo. - hanno evidenziato - 
La nave metaniera di Snam, lunga trecento metri, dovrebbe occupare per 2-3 anni una banchina nel porto nuovo attualmente in concessione a un’azienda di cantieristica navale. La stessa nave, con cadenza settimanale, dovrebbe essere affiancata da una imbarcazione delle stesse dimensioni addetta al rifornimento e per le operazioni sarebbero necessarie almeno 48 ore, generando così forti preoccupazioni sul traffico passeggeri. Come se non bastasse, per motivi di sicurezza, intorno alla nave metaniera sarebbe prevista una zona di interferenza, per un raggio non ancora precisato nelle dimensioni ma tutt’altro che marginale, all’interno della quale verrebbe interdetta ogni forma di attività, pregiudicando così l’economia di un’area portuale su cui la città fa affidamento per l’auspicato rilancio economico”.

“Siamo di fronte ad una decisione presa in fretta e furia, in cui la città è chiamata ancora una volta a fare sacrifici senza avere alcun tipo di certezza e di opere compensative in cambio. - hanno proseguito - Inoltre, ci sono decenni di accordi di programma disattesi in merito all’inquinamento e alle aree industriali dismesse di Piombino. Per questo ci saremmo aspettati la comprensione da parte del Pd e un altro atteggiamento del presidente Giani.
La sinistra ha già fatto sin troppi danni a questa terra. Noi continueremo ad opporci con ogni mezzo a questo assurdo progetto”.

Non è tardata ad arrivare la replica del del Partito Democratico che spiega quanto accaduto dalla loro visione.

“Spiace e sorprende leggere la nota diffusa dal gruppo regionale di Fratelli d'Italia perché fatichiamo a riconoscere i contenuti della discussione avvenuta in Commissione Ambiente ed anche il clima che ne ha caratterizzato il dibattito. Colpisce questa differenza e non fa che confermare il timore che avevamo, ovvero che l'atto fosse solo un'occasione per creare nuove polemiche tra Comune e Regione e per alzare muri e barriere. Ripetiamo quello che abbiamo detto in Commissione: a Piombino e all'intero territorio della Costa serve tutto tranne queste polemiche. Lo sforzo generale dovrebbe tendere ad un lavoro che proceda in direzione diametralmente opposta”.

“Quello che Fratelli d'Italia non dice - hanno proseguito Francesco Gazzetti e Lucia De Robertis - è che in Commissione avevamo ricevuto, a seduta in corso, un testo sostitutivo che rivoluzionava un atto precedentemente presentato nel quale si evidenziano anche posizioni di apertura da parte del sindaco di Piombino al progetto in oggetto. Nel nuovo testo risulta scomparso, basta un semplice confronto, anche ogni riferimento al Patto per Piombino che Fratelli d'Italia, evidentemente, non giudica sufficientemente incisivo e robusto da reggere all'approfondimento in Consiglio. Nonostante la tempistica di presentazione dell'atto e le profondissime differenze nel testo abbiamo cercato di portare il nostro contributo alla discussione, evitando ogni polemica e lo abbiamo fatto per rispetto dei proponenti, della tematica affrontata e del territorio interessato. Avremmo potuto dire, ad esempio, che la mozione era un testo strumentale, scritto per farsi dire di no, ed invece abbiamo cercato di andare oltre, sforzandoci di argomentare sulla necessità che si dovesse fare di tutto per evitare frizioni o contrapposizioni tra Comune e Regione. Durante il dibattito ci era stato detto e ripetuto che l'intento non era quello e addirittura c'era stato chiesto, da parte del portavoce dell'opposizione, la disponibilità a lavorare ad un testo anche condiviso. La posizione assunta in aula da Fratelli d'Italia che è voluto andare al voto su quel testo e soprattutto il comunicato stampa diffuso successivamente ci spinge, purtroppo, a pensare che quella mozione sostitutiva serviva solo per strappare un titolo o raccogliere una manciata di likes”.

“Piombino ed i suoi abitanti meritano però di più di una politica fatta di polemiche e di tentativi di scaricare su altri responsabilità o difficoltà. A nostro avviso se qualcuno pensa che la strada dell'isolazionismo possa essere la più utile per affrontare i passaggi che verranno commette un errore. – hanno concluso Gazzetti e De Robertis - Così come sbaglierebbe chi tentasse di nascondere l'insuccesso delle proprie interlocuzioni romane cercando di distogliere l'attenzione generale con azioni mediatiche che lasciano il tempo che trovano. Ecco perché riteniamo fondamentale l'azione che sta portando avanti il Presidente della Giunta Regionale Giani a cui va tutto il nostro sostegno”.


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