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Il vino in un prossimo futuro ! Anarchico ?

di - martedì 20 giugno 2023 ore 08:00

Cantina dell’anno 2100

Prevedere il futuro è sempre azzardato, ma quando non abbiamo nulla da perdere può essere anche un divertimento? Senza, però, dimenticare il passato recente.

Divertiamoci tra il fantastico e il serio: Sarà nell’anno 2100 d C., la biologia e la genetica domineranno anche in enologia. Le viti non subiranno più malattie, cos1 come le uve. I giochi sono fatti! Le cantine saranno strutture verticali; Tutto asettico con allevamento delle viti in modo controllato al massimo. Le uve saranno portate a maturazione come uno vorrà, per avere il vino a piacimento personale. La vitivinicoltura sarà parte di un contesto quasi anarchico. La storia passata ci racconta che degli aspetti anarchici ci sono sempre stati, con il tempo pianificati dalla scienza e dalle regole democratiche in modo alterno. La storia ha sempre avuto alti e bassi di progressi creati dai capitali economici che hanno sempre determinato l’etica di vita; In questo caso enoica. E’ l’uomo, però, che non ha mai accettato regole rigide per molto tempo, e ha fatto modo di avere mano libera per creare a piacimento.

Così è stato anche per il Val di Cornia, anche se in ritardo rispetto a un contesto enoico più generale. Nel 1980 nacquero iniziative per valorizzare i vini con nuove regole e metodi tra il vecchio e il nuovo e all’inizio ci fu un vitivinicoltore, Pietro Petricci di Suvereto, che creò un’assoluta novità: fece un vino spumante fatto con uva di Vermentino e con il Metodo Classico. La prima annata fu nel 1988 ed è prodotto ancora oggi. Fu anche un modo di riscattare un’agricoltura povera fatta di cereali e bestiame. Dal 1980 a oggi è stata lasciata un impronta molto positiva, ma dal 2023 al 2100 ci sarà una rivoluzione che travolgerà le piccole cantine “artistiche” e subentreranno aziende con strutture a torre, con intorno giardini per la bellezza e dentro una funzionalità quasi perfetta con meno produzione di vini, ma più varia. Come? In modo anarchico.

Esame organolettico. Colore: paglierino, perlage piccolo ma fitto. Profumo: fine elegante, armonico. Sentori floreali e fruttati di mela, albicocca, ananas. Crosta di pane. Gusto: Armonico, sapido, vena acidula con sensazione finale persistente.


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