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Attualità giovedì 03 settembre 2015 ore 16:29

Le associazioni in Comune ma manca il Pd

Il 31 agosto si è tenuto in Comune un incontro fra alcune associazioni e i capigruppo sulle bonifiche Aferpi ma era assente il rappresentate del Pd



PIOMBINO — "Positiva e proficua è stata la riunione - spiegano in una nota le associazioni Restiamo Umani, Associazione Ruggero Toffolutticontro le morti sul lavoro, Lavoro Salute Dignità e Legambiente dopo l'incontro con i capigruppo consiliari - in cui si è discusso del documento mandato al sindaco di Piombino che esprime le analisi, le preoccupazioni e le richieste delle associazioni, con la richiesta di un consiglio comunale aperto.

Nell’incontro si sono scambiati i rispettivi punti di vista sulle prospettive occupazionali e produttive sul nostro territorio e le necessarie e urgenti iniziative per mitigare le condizioni economiche di chi ha perso il lavoro e di chi comunque si trova in condizioni di disagio.

L’incontro è servito anche per scambiare informazioni e nuovi documenti di Aferpi, riguardanti progetti e tempistiche per la realizzazione dei nuovi impianti siderurgici, logistici e agro – industriali. 

Progetti di agro – industria preoccupanti e di bassa qualità industriale (v. bioetanolo), tempi per la logistica, agroindustria e nuova acciaieria molto più lunghi di quelli finora dichiarati: è emerso anche nel corso della riunione che Aferpi prevede tempi di 4 anni per avere disponibili gli impianti industriali annunciati, ai quali vanno aggiunti i mesi indispensabili per ottenere le relative autorizzazioni ministeriali!

Nella riunione è stato suggerito anche di aggiungere, nel documento oggetto del consiglio comunale, altre richieste nel capitolo del piano straordinario a sostegno di tutti i lavoratori in difficoltà, tra cui l’istituzione di lavori socialmente utili – comunque aggiuntivi e mai sostitutivi di posti di lavoro in essere – che possano però dare un sostanziale contributo al reddito e altro; insomma un piano straordinario di sostegno al reddito derivante da nuove risorse che devono essere chieste al governo, in quanto area di crisi complessa.

Mai e poi mai si dovrebbero mettere i lavoratori e le lavoratrici in una situazione di non sicurezza lavorativa; e tutto ciò – è matematico – non si ottiene con riduzione personale e abbassamento costi, magari chiamati “efficientamento”. Da queste e da molte altre considerazioni, discende la seguente prima proposta delle associazioni: l’istituzione di un protocollo tra Aferpi; Consorzio delle imprese coinvolte; istituzioni (Regione, Comune, Asl, Arpat, Ispettorato del lavoro, Inail ); Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; sindacati; e un soggetto in rappresentanza delle quattro associazioni, per il monitoraggio costante dei lavori di bonifica ambientale e di attivazione dei tre blocchi economici annunciati nel piano Cevital (acciaio, agroindustria e porto).

Nel protocollo si dovrà stabilire la periodicità dei controlli e la diffusione pubblica dei loro risultati. Una specifica azione di vigilanza dovrà riguardare i tentativi di camuffamento di eventuali infortuni con la malattia. Simili manovre, da qualche anno e soprattutto nell’ultimo periodo, hanno consentito alle aziende di nascondere numerosi casi di infortunio, allo scopo di esibire una facciata aziendale più pulita e risparmiare sulla polizza Inail.

L’incontro è finito con l’impegno dei gruppi consiliari di sollecitare e chiedere formalmente il consiglio comunale aperto e da parte di tutti l’impegno ad approfondire i temi discussi.

Il gruppo consiliare del PD, diversamente anche dagli altri gruppi di maggioranza in consiglio, ha rifiutato di partecipare, con motivazioni che non capiamo, in cui si chiede il rispetto delle regole formali, senza rammentare quali; motivazioni che parlano di strumentalizzazione, dichiarando tuttavia disponibilità, in sede politica, ad avviare un confronto. Va ricordato, però, che il Sindaco (PD) ha preannunciato l’imminente convocazione del Consiglio comunale aperto, richiesto dalle quattro associazioni, per cui il senso della riunione era chiaro e infatti è stato pienamente colto dagli altri capigruppo. Che ringraziamo.

Non abbiamo alcuna intenzione di sostituirci ad altri. Ognuno deve agire per le proprie competenze, responsabilità e sensibilità. Per questo, riteniamo che ogni sforzo mirato al bene della comunità e condotto nella massima trasparenza, debba essere visto positivamente. Ed è questo che ci ha mosso negli incontri assai partecipati, che abbiamo organizzato al Perticale il 6 marzo e a Palazzo Appiani il 24 luglio. Incontri aperti a tutti e in cui tutti hanno potuto prendere la parola. Proprio come vuole la democrazia".


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