La collisione in pista tra due aerei a San Paolo, in Brasile: l'aeromobile in manovra ne urta un altro con l'ala - Il video
Attualità martedì 14 giugno 2022 ore 15:43
Covid, farmaco salvavita anche nell'Asl nord ovest
Si tratta di una combinazione di anticorpi monoclonali che funziona come profilassi pre-infezione, riservata a pazienti con fattori di rischio elevati
LIVORNO — Anche nell’Ausl Toscana nord ovest è disponibile il farmaco che previene l’infezione da Covid-19 nei soggetti più fragili. Si tratta di una combinazione di anticorpi monoclonali (tixagevimab e cilgavimab) che, come spiegato dall'Azienda Usl Toscana nord ovest, ha già dimostrato di funzionare come profilassi pre-infezione da Sars-CoV-2.
Il nome del farmaco è Evusheld, si somministra tramite due semplici iniezioni intramuscolari ed è un trattamento che può essere somministrato anche presso le strutture dell'Azienda Usl Toscana nord ovest. E’ indicato per i pazienti che non hanno sviluppato una reazione anticorpale efficace dalla vaccinazione Covid classica e che sono in terapia con farmaci fortemente immunosoppressivi o che hanno effettuato un trapianto di midollo. Può essere somministrato a pazienti maggiori di 12 anni e con un peso di almeno 40 chili. In questi casi i dati della letteratura scientifica mostrano che Evusheld ha la capacità di prevenire l'infezione quasi nell'80% dei soggetti e che è efficace anche nei confronti delle varianti attualmente circolanti, quali Omicron, mentre i suoi effetti positivi durano circa sei mesi.
“Si tratta – ha spiegato Enrico Capochiani, direttore dell'unità operativa complessa Ematologia dell'Azienda Usl Toscana Nord Ovest - di pazienti iperselezionati, con fattori di rischio molto elevati, per i quali l’eventuale infezione Covid rischia di trasformarsi in una complicazione grave e talora, purtroppo, non risolvibile. In questi casi - ha aggiunto Capochiani – rischiamo di veder vanificati i risultati spesso positivi che i nostri pazienti ottengono nella cura di alcune importanti malattie ematologiche. Il Covid in questi pazienti è sempre stato un grande fattore di rischio e lo è ancora anche nelle sue attuali varianti, che per questi malati tutto è tranne che un raffreddore. Questa terapia verrà gestita in accordo con i colleghi delle strutture di Malattie infettive, in modo da garantire i criteri di selezione e appropriatezza che il Ministero richiede. Aver ricevuto dalla Regione Toscana l’autorizzazione al suo utilizzo è il riconoscimento del ruolo che gli ematologi hanno avuto durante tutto il periodo di pandemia e ci consentirà di poter utilizzare un fondamentale strumento a tutela dei nostri pazienti più fragili. Ed è al tempo stesso il riconoscimento del ruolo innovativo svolto dalla nostra Azienda sanitaria”.
“Anche se siamo di fronte ad un quadro sanitario meno drammatico di quello che abbiamo attraversato negli ultimi due anni, il Covid resta un grande nemico, la cui pericolosità si conserva e si mantiene proprio in quei casi, dove altre patologie importanti sono presenti. Avere la disponibilità di un nuovo farmaco anche per queste persone a rischio, ci consentirà di poter proseguire le nostre terapie con un livello di sicurezza elevato”, ha concluso.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI