Attualità martedì 09 dicembre 2025 ore 12:58
Metropolitan, assessore risponde a perché e dubbi

L'assessore Vita: "Discussione sul piano tecnico. Ora interventi mirati per restituire il Metropolitan alla città nel più breve tempo possibile"
PIOMBINO — Si è riunita la quarta commissione consiliare nella quale sono stati sciolti i dubbi, dal punto di vista tecnico, sulla chiusura del cinema teatro Metropolitan.
"Un'occasione importante che ha consentito di ricondurre il dibattito su un terreno serio e responsabile, lontano dalle semplificazioni e dalle distorsioni che nelle ultime settimane hanno alimentato un clima di confusione e sospetto ingiustificati", parole dell'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Piombino Marco Vita che ha voluto fare chiarezza sulla verifica di vulnerabilità sismica e statica del cinema teatro Metropolitan.
Si parte dal presupposto che il Metropolitan rientra, per dimensioni e destinazione d'uso, tra le strutture di particolare rilievo ai fini della pubblica incolumità, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale e regionale. Obiettivo chiarire quali riferimenti normativi vigenti, quali verifiche sono state effettuate e quali elementi abbiano portato l'Amministrazione comunale ad assumere la decisione di sospendere l'utilizzo dell'edificio.
Alle commissione erano presenti oltre all'assessore Vita e i consiglieri comunali, il dirigente ai lavori pubblici Stefano Vivarelli e gli specialisti che hanno condotto le indagini. Assessore e dirigente hanno spiegato che stando all'esito della relazione di vulnerabilità sismica sono emerse delle criticità sia di tipo dinamico, quindi in caso di terremoto, sia di tipo statico, quindi dal punto di vista strutturale.
L'assessore Vita ha spiegato che tre potevano essere gli scenari: dai rilievi l'edificio non richiedeva interventi di adeguamento e dunque non necessitava di lavori; dai rilievi l'edificio avrebbe potuto avere la necessità di interventi che potevano essere programmati in tempi certi mantenendo aperta la struttura; dai rilievi l'edificio risulta necessitare di interventi di miglioramento statico con la conseguente sospensione dell'uso della struttura. Quest'ultima opzione è quella che, purtroppo, ha interessato il Metropolitan in quanto le criticità riscontrate, una cospicua serie di paramenti murari in alcune porzioni della struttura, non sono solo legate al rischio sismico, ma anche a livello statico strutturale che possono dar luogo a cedimenti e collassi con modalità improvvise e senza preavviso.
Chiarito anche perchè non sia stata adottata un'ordinanza sindacale di chiusura. La struttura è di proprietà comunale, il contratto di gestione era scaduto e, per tornare in utilizzo, sarebbe stato necessario un nuovo affidamento che l'amministrazione, alla luce della verifica tecnica, non poteva avviare. Dunque, per l'amministrazione è stato sufficiente la presa d'atto dello stato della struttura e inviare pec alla cooperativa che aveva avuto la proroga per la gestione del teatro, una volta che "ogni possibilità per evitare la chiusura della struttura si è rivelata impraticabile"
La struttura può essere riutilizzata solo dopo interventi di tipo strutturale e antisismico. Di fronte a questa situazione cosa dobbiamo aspettarci per il futuro del cinema teatro Metropolitan? Prima di affidare la progettazione degli interventi la normativa impone la redazione del Quadro Esigenziale e del Documento di indirizzo alla progettazione, atti che richiedono un lavoro accurato e complesso. Questo percorso è stato già avviato.
"Vogliamo andare a individuare i singoli difetti e metterli a norma. Non pensiamo ora a una ristrutturazione totale, ma una serie di interventi mirati per la messa a norma e che possano essere utili anche nell'ottico di interventi di riqualificazione futuri. Stimiamo lavori tra i 300 e i 500mila euro, ma a prescindere dalla cifra è intenzione dell’amministrazione espletare l'intero intervento nel tempo più breve possibile. Su costi e cronoprogramma potremo essere più precisi dopo il progetto, però l'obiettivo è riaprire per stagione 2026/2027. - ha spiegato l'assessore Vita - La Commissione ha permesso di riportare la discussione nell'unico ambito in cui deve trovarsi: quello della responsabilità istituzionale. Non si tratta di opinioni politiche contrapposte, ma di scelte che discendono da obblighi di legge, da analisi tecniche e dal principio di precauzione che ogni Amministrazione è tenuta a rispettare. Non si mette in dubbio la funzione sociale del teatro, l'obiettivo rimane chiaro e immutato: restituire il Metropolitan alla città nel più breve tempo possibile, ma solo quando le condizioni di sicurezza saranno pienamente garantite", si conclude.
Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI











