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Lavoro sabato 02 luglio 2022 ore 15:00

“Non crediamo alle cose dette per convincerci”

L’Unione sindacale di base organizza un’iniziativa per il 7 Luglio per spiegare le ragioni del no al rigassificatore nel porto di Piombino



PIOMBINO — “No senza se e senza ma”, tuona l’Unione sindacale di base all’indomani della manifestazione del primo Luglio a Piombino in occasione del Consiglio comunale monotematico.

“Come Unione Sindacale di Base diciamo no al rigassificatore a Piombino senza se e senza ma. SI all'energie rinnovabili. L'ambiguità non ci è mai piaciuta, non stiamo con un piede in due scarpe. Piombino è un Sin (Sito di interesse nazionale) in cui le vere bonifiche non sono ancora iniziate. Un territorio usato, negli anni, come discarica. Abbiamo un ospedale che viene smantellato giorno dopo giorno, abbiamo delle acciaierie devastate che cadono a pezzi piene solo di promessa mai realizzate. Tutto questo dovrebbe bastare per dire no una volta per tutte. Il nostro territorio ha già dato tanto per quanto riguarda infrastrutture ad alto impatto. - hanno commentato - Come è possibile che il più grande rigassificatore d'Italia sia installato in un porto a ridosso delle case quando la normativa prevede una zona di interdizione totale di almeno 3 Km? A Livorno il rigassificatore, che è più piccolo, si trova alla distanza di 12 miglia dalla costa. Con la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini non si scherza. In nostro rigassificatore sarà a circuito aperto cioè l'acqua di mare che verrà prelevata per la rigassificazione verrà reimmessa successivamente di nuovo in mare con un'alta percentuale di cloro. Nel golfo di Follonica ci sono impianti agroittici che probabilmente saranno danneggiati irreparabilmente anche dal punto di vista della loro immagine. Il rigassificatore di Livorno in fatto di occupazione non ha portato nessun guadagno di posti di lavoro. Le promesse sulle compensazioni tanto sbandierate alla città sono rimaste dentro un cassetto compreso il famoso sconto in bolletta”.

“I cittadini di Piombino e i lavoratori delle acciaierie in questi anni sono stati riempiti di promesse e non ne hanno vista una realizzarsi, anzi una si, l'abbandono della politica di questo territorio. - hanno detto - Non possiamo essere presi in giro nuovamente. Il ministro Cingolani e il ministro Giorgetti devono venire a Piombino e spiegare le loro motivazioni e ascoltare le opinioni dei cittadini prima di posizione una nave rigassificatore nel porto per 2-3 anni che poi diventeranno sicuramente 5 o 10. Snam chiede 25 anni di permesso per la banchina del porto, quindi noi non crediamo alle cose dette per convincere i cittadini che sarà una cosa passeggera e di 2-3 anni” (leggi qui sotto gli articoli collegati).

“Si inizi con il parlare di energie rinnovabili per sanare il gap energetico italiano. Piuttosto - hanno concluso dall’Usb sarebbe necessario il progetto del gasdotto Galsi per far fonte alla scarsità di gas”.

Di tutti questi aspetti l’Usb invita a parlarne giovedì 7 Luglio in piazza della Costituzione alle ore 20,30.


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