Politica giovedì 12 giugno 2025 ore 07:00
Il primario di Ortopedia lascia Villamarina

Pd: "Una ferita che riporta al centro una questione: i reparti che a Piombino ci sono vanno potenziati, non lasciati indebolire"
PIOMBINO — "Apprendiamo con dispiacere che il dottor Lioci, stimato primario del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Piombino, lascerà a breve il nostro presidio per assumere la direzione del reparto di Ortopedia all’ospedale di Massa, a seguito della vittoria di un concorso pubblico".
A commentare la notizia è il Partito Democratico che pur ringraziando il professionista, ritengono la sua partenza "una ferita profonda per il nostro ospedale, e riporta con forza al centro una questione che denunciamo da tempo: i reparti che a Piombino ci sono vanno potenziati, non lasciati indebolire".
"Non possiamo continuare ad assistere, in silenzio, a un progressivo svuotamento del nostro presidio ospedaliero. Così come chiediamo per il reparto di cardiologia, che deve essere dotato delle professionalità e della strumentazione adeguata per garantire una risposta efficace e completa ai bisogni dei pazienti, anche ortopedia e tutti gli altri reparti devono essere messi nelle condizioni di attrarre e trattenere professionisti di valore. - hanno commentato dal Pd - La Toscana diffusa non può essere solo un’idea culturale. Deve diventare un principio concreto che ispiri ogni scelta in materia di sanità pubblica, a partire proprio da territori come il nostro. Per questo chiediamo alla Regione, fiduciosi nella sensibilità di chi la guida, un cambio di passo: serve una strategia forte e coerente per rilanciare il presidio di Piombino nell’ambito dell’Ospedale Unico delle Valli Etrusche, renderlo attrattivo, rafforzarne l’organico e garantire servizi di qualità e continuità assistenziale. E serve un’azione forte anche verso il Governo nazionale, per ottenere le risorse necessarie a garantire che tutti i cittadini, possano curarsi alle stesse condizioni, indipendentemente dal codice di avviamento postale. La sanità pubblica è un diritto, non una lotteria".
Dunque l'appello a tutte le realtà del territorio e alle forze politiche che si riconoscono in un campo progressista ampio. "Guardiamo avanti, uniamoci su una prospettiva comune, seria e concreta, che metta davvero al centro il diritto alla salute per tutte e tutti".
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