Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 13:41 METEO:PIOMBINO11°17°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
venerdì 19 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Turisti feriscono due cuccioli d'orso per farsi un selfie

Attualità martedì 24 settembre 2019 ore 12:05

Punto nascita, “contraddizione di Regione e Asl”

Una contraddizione, come spiega la lista Lavoro e Ambiente, che espone le donne e i loro bambini a ogni possibile rischio



PIOMBINO — “A Piombino il punto nascita è chiuso dal 22 giugno; ci hanno detto che si tratta di una chiusura temporanea e noi ci aspetteremo che l'azienda sanitaria Nord Ovest metta in atto tutte quelle procedure necessarie per mettere a norma e in sicurezza le donne e i neonati tramite provvedimenti di ristrutturazione del reparto e di assunzione di personale medico ginecologico e pediatrico. Invece dobbiamo assistere all'assurdo provvedimento che vede coinvolti i medici e infermieri del Pronto Soccorso e del 118 obbligandoli a frequentare un corso di formazione della durata di ben 6 ore, perché per l'azienda sanitaria nordovest 6 ore di formazione sono sufficienti per poter affrontare tutte le possibili complicanze per la donna e per il bambino che possono verificarsi durante un parto”. Così la lista civica Lavoro e Ambiente ha fatto il punto dopo le recenti segnalazioni del Comitato Lasciateci nascere a Piombino (leggi qui l’articolo correlato).

“Consideriamo questa soluzione proposta dalla Azienda Usl Nord Ovest come approssimativa e pericolosa, frutto di una politica cieca che vuole depotenziare quanto più l'ospedale di Piombino senza tener conto del diritto a poter partorire in sicurezza per le donne e a nascere in sicurezza per i bambini; - ha aggiunto la lista in una nota - dobbiamo anche sottolineare come il protocollo previsto dall'azienda sanitaria preveda il trasferimento in ambulanza, con i problemi di viabilità che tutti noi conosciamo, senza che la donna sia assistita da un ginecologo o da una ostetrica, mentre invece le normative regionali definiscono i trasferimenti in utero come trasferimenti speciali e dunque normati da regolamenti ben precisi”. 

La lista segnala una contraddizione: “La Regione Toscana e l’Asl mentre sostengono la chiusura del punto nascita perché non in grado di garantire la migliore esperienza clinica e l'organizzazione necessarie per prevenire ed eventualmente affrontare le situazioni a rischio, costringono le donne a recarsi a Cecina, senza un’assistenza qualificata, senza una struttura che possa supportarle in caso di complicazioni e perciò esposte ad ogni possibile rischio”

“Una contraddizione - si conclude - dettata solo da una politica che antepone il risparmio al diritto dei cittadini alla salute e alla sicurezza”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
L’ipotesi di reato contestata è interruzione di pubblico servizio. I militari sono arrivati a loro mediante le telecamere del mezzo
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Politica

Politica

Politica