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Attualità martedì 17 marzo 2020 ore 11:53

Discarica, Ferrari e Bezzini fanno il punto

Carla Bezzini e Francesco Ferrari

La società chiede il concordato preventivo. Intanto riprendono i conferimenti nel cono rovescio. Il Comune assicura di vigilare assieme ad Arpat



PIOMBINO — Il sindaco Francesco Ferrari e l'assessora all'Ambiente Carla Bezzini sono intervenuti sulle questioni Rimateria alla luce della richiesta di concordato preventivo presentata dalla società al Tribunale di Livorno.

"La richiesta presentata al Tribunale dalla società è certamente figlia della situazione finanziaria disastrosa, che ha visto gli ultimi bilanci chiusi con deficit importanti e con previsione analoga per il bilancio 2019. Ad indurre ad avanzare questa istanza avrà inciso anche il debito milionario accumulato nei confronti dell'erario, del demanio, della Regione e degli istituti di previdenza sociale. - si legge in una nota - Ma non può essere soltanto questo. Del resto, le circostanze erano già ben note ai due soci privati al momento dell’acquisto delle quote. Ed allora quello che, in astratto, è da considerarsi il preludio del fallimento ritrova il suo elemento di giustificazione anche e soprattutto nel cambiamento di approccio di un territorio e della sua Amministrazione. Questo perché oggi il Comune di Piombino è governato da persone che hanno a cuore la salute dei propri concittadini". 

"Non possiamo non ricordare che appena un anno fa la città riempiva le piazze per contrastare gli allora amministratori i quali avevano sostenuto, se non addirittura ideato, il progetto Rimateria: un progetto consistito prima nella trasformazione della discarica, da rifiuti urbani a rifiuti speciali provenienti da fuori, e poi nel relativo il raddoppio dei suoi volumi e nella privatizzazione. - hanno aggiunto - Una protesta che non si placava con le rassicurazioni dell’allora sindaco Giuliani che la governance sarebbe rimasta pubblica; i fatti danno purtroppo ragione a tutti coloro che su più fronti ripetevano che non sarebbe servito a niente nominare un presidente se poi questo avrebbe dovuto sottostare inevitabilmente ai principi civilistici, trovandosi, come poi è successo, in sistematica minoranza all’interno del consiglio di amministrazione".

"Possiamo dirci soddisfatti per quel che abbiamo fatto sino ad oggi; la bontà dei nostri atti si misura con la richiesta di concordato ma, ancor prima, con le azioni giudiziarie intraprese da Rimateria e che, siamo convinti, vedranno riconosciute le nostre ragioni, impedendo così l’aumento dei volumi di discarica. - proseguono - Sarebbe, tuttavia, un errore pensare di aver già vinto: il percorso è ancora lungo e adesso passa anche dal giudizio di un Tribunale. Il Comune ci sarà ancora, con lo stesso impegno dimostrato sino ad oggi, per la tutela ambientale e la rinascita di un territorio sino a pochi mesi fa maltrattato da chi lo amministrava".

E concludono: "Riprenderanno i conferimenti nel cono rovescio ma noi vigileremo assieme ad Arpat affinché siano rispettate le norme e siano al contempo posti in essere gli interventi di messa in sicurezza della vecchia discarica".


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