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Lavoro martedì 01 giugno 2021 ore 14:15

Stato di agitazione, Worps replica alla Filcams

L'istituto di vigilanza con sede a Venturina, che opera nei centri vaccinali di Pisa e Pontedera, respinge le accuse mosse dalla Filcams Cgil Pisa



PISA — Per l'Istituto di vigilanza Worsp Security Group le motivazioni con cui la Filcams Cgil di Pisa ha proclamato lo stato di agitazione (Centri vaccinali, in agitazione le guardie Worsp) non sono solide. "La prima questione da notare - replicano dalla società, che ha sede a Venturina -, è che rappresentano soltanto 6 iscritti su un organico totale di 90 dipendenti. Per cui tutte le criticità rilevate non appaiano del tutto fondate. Se ci fossero delle vere e chiare complicazioni, gli iscritti che si sarebbero rivolti al sindacato sarebbero di maggior numero".

"La nostra società offre lavoro ad oltre 350 famiglie - sottolinea per conto di Worsp Ariel Matias Rossetti -, e soltanto per questi 6 iscritti viene discussa la serietà e professionalità della scrivente, pubblicando degli articoli e note in cui si proclama stato di agitazione per questioni che possono essere risolte in maniera diversa. Contesto in maniera assoluta, le dichiarazioni rilasciate dal rappresentante Matteo Taccola, in quanto abbiamo avuto degli incontri sindacali ed abbiamo risolto alcune questioni quali, nomina del referente aziendale sull'appalto, e sistemazione del piano ferie. Sempre abbiamo dato riscontro alle sue richieste. Il problema nasce, quando il sindacato vuole imporre all'azienda di acconsentire ed accettare tutte le richieste avanzate, avvolte anche fuori luogo. La nostra società interviene e collabora per risolvere problematiche di servizio ma di certo non deve e non può in nessuna maniera accogliere sempre ogni richiesta avanzata dalla sigla sindacale. Ecco il perché di tutte il problema".

"Il loro rappresentante sindacale è stato spostato a causa di richiesta scritta - precisano ancora da Worsp - da parte dell'ente in cui prestava servizio. E non si tratta di punizione, ma di tutelare l'ente che ci permette di dare lavoro alle altre 300 famiglie. Per risolvere tale questione abbiamo chiesto degli incontri ma non ci hanno mai risposto. In merito allo stipendio mensile, vi informiamo che semplicemente applichiamo puntualmente e correttamente il CCNL di vigilanza privata e servizi fiduciari firmato dalla stessa sigla sindacale. Lo stipendio mensile è stato deciso dalle organizzazioni sindacali e non da nostri istituto di vigilanza. Non possono contestare tale fatto, quanto conformi al CCNL del settore. I DPI sono a disposizione di tuti i lavoratori".

"In conclusione - lamenta Rossetti -, la Filcams Pisa, rappresenta soltanto il 1,7 % dell'intero organico aziendale, e contesta il CCNL di vigilanza privata che la stessa sigla sindacale ha sottoscritto. Lo stato di agitazione non fa altro che danneggiare l'immagine aziendale e dare a intendere ai lettori, che la nostra società non operi in maniera conforme al CCNL del settore".


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