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Politica martedì 10 novembre 2015 ore 17:03
Sanità, Parodi non condivide il progetto
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Sul nuovo no del sindaco di Suvereto interviene il vicesegretario della Federazione Pd. Maestrini: “non concorre minimamente alla riorganizzazione”
SUVERETO — A pochi giorni dal consiglio aperto a Rosignano Marittimo per discutere gli effetti dell’accorpamento degli ospedali di Cecina e Piombino, il Comune della Val di Cornia si trova a fronteggiare una nuova questione in fatto di sanità. Seppure la Regione Toscana si dice pronta a investire sulla riorganizzazione territoriale del servizio sanitario, il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi si esclude dalla discussione con i sindaci della Val di Cornia, preferendo invece il dialogo con il sindaco pentastellato di Livorno.
“Quando si è sindaci e si hanno responsabilità di governo non si scelgono i propri interlocutori istituzionali in base alla loro appartenenza politica. – sentenzia Carla Maestrini, vicesegretario della Federazione Pd Val di Cornia Elba – Gli interessi dei cittadini suveretani che Parodi dovrebbe rappresentare si difendono insieme agli altri Comuni con cui Suvereto condivide i servizi”.
Come dimostrato anche per la costituzione del nuovo Ufficio di Piano, il sindaco di Suvereto non è d’accordo con le proposte alle quali tutti i Comuni della Val di Cornia e della bassa Val di Cecina stanno lavorando secondo il progetto che la Federazione Pd ha recentemente lanciato.
Nel marzo 2015, spiega Maestrini, la conferenza dei sindaci della Val di Cornia e della Bassa Val di Cecina ha approvato a tale proposito una delibera che individua la creazione di un ambito territoriale comprensivo, con un bacino di utenza di circa 150.000 abitanti, attraverso l'unificazione dei servizi sociosanitari e la realizzazione di un ospedale unico della zona sud della Provincia di Livorno articolato su due presidi. “Questa strategia – aggiunge il vicesegretario della Federazione - permetterebbe alla sinergia tra i due ospedali di Cecina e Piombino di concretizzarsi nella realizzazione di un ospedale di primo livello che ai servizi di base aggiunga alcune significative specialistiche come traumatologia ortopedica, cardiologia Utic, neurologia, psichiatria, oculistica, urologia e otorinolaringoiatria. Un obiettivo, questo, che troverebbe il suo ottimale compimento nel coinvolgimento dell'ospedale di Portoferraio nel progetto di rete”.
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