Cosa c'entra la "Ferrari" ?
di Daniele Salvadori - lunedì 18 settembre 2017 ore 07:15
Durante le ferie estive ho visitato il Museo della Ferrari.
Veramente sono due: uno a Maranello, nei pressi della fabbrica, l'altro a Modena, accanto alla vecchia officina paterna con sopra la casa natale di Enzo Ferrari.
Tanta roba!
Un'esperienza che consiglio anche ai non appassionati.
Pur profondamente affascinato da motori, aerodinamica e design non sono riuscito a disfarmi della "deformazione professionale".
FERRARI è oggi il marchio aziendale (brand) più conosciuto al mondo (più di Coca Cola) e le sue azioni sono quotate a Wall Street.
Ebbene, forse non tutti sanno che se esiste la Ferrari, per come oggi la conosciamo, è anche merito di una piccola banca popolare della provincia modenese: il Banco di San Geminiano e San Prospero che oggi non esiste più al pari ti tante piccole realtà bancarie territoriali.
Infatti 70 anni fa Enzo Ferrari si vedeva rifiutati i finanziamenti necessari a far partire il suo progetto da tutte le banche più importanti presenti nella zona.
Fu solo nell'ufficio del direttore di questa piccola banca popolare cooperativa che ottenne i denari occorrenti per iniziare la sua folle corsa.
Enzo gliene fu riconoscente per tutta la vita!
Oggi, la globalizzazione e la più recente regolamentazione europea tendono ad uniformare il sistema favorendo l'avvento di banche sempre più grandi.
Io continuo a ritenere (seppur interessato) che la differenza di genere sia un elemento ancora essenziale per assicurare una sana concorrenza sul mercato; quindi un principio da difendere.
Non dimentichiamo che in Italia, ad esempio, le Piccole e Medie Imprese occupano, addirittura, il 90% dei settori tipici del 'Made in Italy' che, grazie alla loro forza sui mercati esteri, hanno tenuto a galla l'economia italiana in questi anni difficili. È bene anche sapere che la stragrande maggioranza di questo nocciolo duro dell'industria italiana e' nata ed e' stata sostenuta dal sistema delle banche cooperative.
È proprio in questo ambiente che 70 anni fa, grazie alla lungimiranza del direttore di una banca popolare e' nato il 'Mito Ferrari'.
Diamo quindi forza alle nostre banche locali e, forse, contribuiremo alla nascita di qualche nuova eccellenza mondiale, magari nei nostri territori.
Daniele Salvadori