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Attualità domenica 15 settembre 2024 ore 07:00

Calcio, un ricordo d'epoca del Piombino

Il Telegrafo 30 Marzia 1931

Nel suo blog #TuttoPiombino Gordiano Lupi racconta un ricordo d’epoca: Piombino batte Grosseto 2 a1 e vince il campionato. Viareggio 29 Marzo 1931



. — Il Telegrafo del 30 Marzo del 1931, a pagina 6, nella sezione Ultime notizie della notte, riporta in due colonne e mezzo una cronaca redatta da un inviato speciale in quel di Viareggio, scritta il 29 notte. 

La notizia oggi sarebbe inconsueta, si tratta di una gara di spareggio tra Sempre Avanti Piombino e Unione Sportiva Grosseto, derby vinto dai nerazzurri per due reti a una. Seconda Divisione Toscana girone B, condotta alla grande dalle due compagini, che chiudono il campionato appaiate in testa con 27 punti.

Un torneo disputato insieme a buone squadre come Montecatini, Pontedera, Rosignano, Lucchese, Cascina, Santa Croce, Massa … Piombino e Grosseto si affrontano prima in Maremma e la gara finisce 2 a 2 (gol di Iaconi e Guasconi), quindi al Salvestrini dove il Piombino vince 2 a 0 (gol di Chiavacci e Masini II).

Classifica ed eroici pionieri, storia ... foto di Giovanni Gualersi tratte da Almanacco Nerazzurro

Un grande campionato nerazzurro, sempre condotto in testa, se si esclude la debacle di Montecatini (terzo classificato, punti 24) dove il Piombino perde addirittura per 7 a 1. Per decretare la vincente, da promuovere in Prima Divisione, serve uno spareggio in campo neutro, perciò si opta per Viareggio.

“Gli uomini che si trovano di fronte per un incontro di capitale importanza difficilmente riescono a rendere al meglio, è questa la sorte di tutte le partite più attese e discusse”, annota il cronista con stile aulico e desueto. Questo accade a torelli maremmani e acciaiati labronici, con i secondi vittoriosi ma sotto lo standard consueto, proprio come i colleghi.

Un derby molto sentito, disputato sul neutro di Viareggio che vive lunghe fasi di studio, giocate al piccolo trotto, ricercando i difetti dell’avversario, ma che non mette in mostra un gioco piacevole ed esaltante.

Il Piombino scende in campo con il tradizionale completo nerazzurro (oggi diventato straordinario), ma non a righe verticali, la maglia è per metà nera e per metà azzurra, con lunghi pantaloncini neri e calzettoni azzurri bordati di nero.

Classifica ed eroici pionieri, storia ... foto di Giovanni Gualersi tratte da Almanacco Nerazzurro

Il Grosseto sfoggia le classiche casacche biancorosse, simbolo della provincia e del comune che nella storia non ha mai cambiato. Il cronista afferma che le due squadre avevano abituato il pubblico a ben altro gioco, ma che in una gara di spareggio, troppo importante, forniscono solo emozioni ma non spettacolo. Il Grosseto manifesta una certa supremazia e grande possesso di palla, ma è precipitoso nelle conclusioni, mentre il Piombino - forse più debole - concretizza le occasioni create e dopo essere passato in vantaggio non si fa raggiungere. 

Si gioca al Campo del Littorio (nome che è segno dei tempi) gremito all’inverosimile, la cronaca dice che non si è mai registrato un tal numero di appassionati allo stadio, inoltre le capaci tribune, divise in tre settori, nereggiano di folla, destinate a ospitare tifosi grossetani, piombinesi e neutrali viareggini. 

Poco dopo le dodici un treno speciale proveniente da Piombino rovescia nella città del lungomare oltre ottocento tifosi; sono appena le una del pomeriggio quando arriva in stazione un altro treno speciale che sbarca oltre mille grossetani; ma il conto è impreciso perché sia dalla Maremma che dalla provincia di Livorno arriva tanta gente con mezzi propri (non così usuali) e con treni ordinari. 

Un duplice corteo pacifico (non come le odierne sceneggiate ultras) composto da piombinesi e grossetani sfila in città prima della gara, non solo, le due tifoserie si recano a depositare un mazzo di fiori sotto il monumento che ricorda i caduti della Grande Guerra. 

Allo stadio è una festa di colori, tra bandiere nerazzurre e biancorosse, con le tifoserie che sostengono i rispettivi calciatori e gridano festose. 

Arbitra l’incontro il signor Bevilacqua di Viareggio, il solo a giocare in casa insieme ai due guardalinee (adesso assistenti), definito impeccabile dal cronista che si firma con le sole iniziali F. B. e che resta in un dorato anonimato. 

Gli eroi nerazzurri della fausta giornata, guidati da Gino Talini, sono: Pasquinelli, Marini, Faraoni, Grevi, Benti, Marsi, Iaconi, Guasconi, Chiavacci, Masini, Badiali. Tra questi ci sono ragazzi che provengono da squadre giovanili cittadine come l’Alba, calciatori come Bruno Chiavacci e Siro Iaconi, sempre tra i migliori in campo e spesso autori di bellissime reti.

Ricordiamo anche i nomi dei torelli che combattono fino alla fine: Palonti, Gamba, Galligani, Arata, Mattioli, Lippi, Mazzacurati, Cogolli, Bardini, Arnaldi, Pacini. 

In tribuna si notano personalità importanti della politica e del mondo del calcio: Pierazzi (un pezzo grosso del fascismo locale, definito Sua Eccellenza), il Segretario Federale di Grosseto commendator Vecchioni, il Podestà di Piombino cavalier Mochi e un certo commendator Piccioli. Tra le autorità sportive il cavalier Dante Berretti (sotto il suo nome per anni è stato disputato un torneo giovanile), presidente del Direttorio Regionale Toscano.

Partita molto combattuta, grandi parate di Pasquinelli, un gol annullato (per fuori gioco) a Iaconi, molti corner e azioni che si susseguono con tanta foga (ma poca precisione). Il Piombino va in vantaggio al 5’ del secondo tempo con Iaconi che raccoglie un passaggio di Chiavacci e batte il portiere grossetano con un tiro fortissimo a mezza altezza. Il Grosseto reagisce ma non pareggia per troppa precipitazione, mentre è il Piombino a raddoppiare con Chiavacci, al 15’, con un tiro a effetto. Per il Grosseto è salvo l’onore con il gol della bandiera del bravo Arnaldi che (al 22’) con una finta spiazza Pasquinelli e segna con destrezza. Assedio fino al triplice fischio finale, con il Grosseto che va all’arrembaggio della porta nerazzurra ricorrendo persino ai terzini, ma Pasquinelli nega a più riprese la gioia del gol. Il risultato non cambia.

Il Piombino conquista anche il titolo regionale di categoria battendo le riserve della Fiorentina e in ogni caso viene ammesso in Prima Divisione su decisione federale, insieme a tutte le finaliste (anche il Grosseto!), senza bisogno di disputare altri spareggi contro Montevarchi e Pontedecimo. Tempi eroici. Tempi che sarebbe così bello far tornare...

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


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