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Attualità giovedì 17 dicembre 2020 ore 16:34

Attivata la rete per il monitoraggio del lupo

Campiglia Marittima

Percorso in tre step per il monitoraggio del lupo. Una rete istituzionale per la conoscenza e la convivenza con questa specie



CAMPIGLIA MARITTIMA — Focus, da parte del Comune di Campiglia Marittima, sulla presenza dei lupi sul territorio. Un passo necessario a seguito di alcuni eventi verificatisi nel territorio comunale nelle scorse settimane che hanno avuto ad oggetto l’uccisione di animali da allevamento e da compagnia, nonché l’avvistamento di lupi in prossimità dei centri abitati. 

L'Amministrazione comunale di Campiglia Marittima, come spiegato in una nota dall'assessora all'Ambiente Elena Fossi, intende rendersi parte attiva nel sensibilizzare l’attenzione della Regione su aspetti che, dal punto di vista produttivo, potrebbero essere causa di grandi difficoltà per molte delle nostre attività agro-zootecniche e, dal punto di vista sociale, rischiano di generare, come noto in casi simili, una sorta di psicosi collettiva, primo passo verso i deprecabili episodi di bracconaggio, che in passato hanno già interessato il territorio della Val di Cornia.

La Regione Toscana ha effettuato, in passato, episodi di monitoraggio riguardo la specie lupo, gli ultimi risalenti al 2015. Inoltre, gli enti parco regionali, Maremma, Alpi Apuane, Migliarino-San Rossore, agiscono da anni nella direzione di una sempre maggiore conoscenza locale del lupo e dei suoi rapporti con le attività umane. Nel 2017 si è concluso in provincia di Grosseto il progetto Life Medwolf, finanziato dall’Ue, che ha delineato per quell’area una mappa della distribuzione e della consistenza della specie, avendo come focus lo sviluppo di sistemi di prevenzione che permettessero alle aziende zootecniche di coabitare con il lupo.

“Allo stato attuale - ha spiegato l’assessora Fossi - vediamo come fatto molto positivo, che il nostro Comune ed i Comuni limitrofi siano coinvolti nelle operazioni di monitoraggio nazionale del lupo, coordinato da Ispra e finanziato dal Ministero dell’Ambiente. Andiamo quindi nella direzione del coinvolgimento”.

Il dottor Marco Lucchesi, biologo incaricato del monitoraggio nazionale nel nostro territorio, fino al mese di Marzo 2021 si occuperà del campionamento sulla specie, tramite raccolta di segni di presenza e campioni biologici, in una zona di circa 900 km quadrati dalle coste del Tirreno fino alla provincia di Siena.

“Ci pare doveroso e necessario, alla luce dell’ottima esperienza del progetto Medwolf cercare di condividerne le esperienze con le categorie produttive territoriali per la promozione dei sistemi di prevenzione e di una mentalità incentrata sulla convivenza con questa specie”, ha aggiunto ricordando anche il ruolo delle forze dell’ordine che si occupano della vigilanza territoriale.

Di fatto, alla luce delle normative nazionali ed europee in vigore, l’unica via da perseguire per le amministrazioni locali è la promozione, con ogni mezzo, delle forme di convivenza che meglio si adattano al panorama sociale ed al territorio considerato, con la finalità di contenere l’impatto predatorio della specie sulle specie domestiche da reddito e prevenire pericolosi conflitti tra i diversi portatori di interesse.

In questo senso il comune di Campiglia Marittima ha individuato tre step operativi: tavolo tecnico-scientifico con l’obiettivo di approfondire la problematica di zona per tenere alta l’attenzione di presidio territoriale, di verifica e di monitoraggio invitando personalità che hanno esperienza professionale e know how scientifico su questi aspetti, per favorire, da parte delle amministrazioni, la comprensione di una problematica complessa e, al contempo, contenere i fenomeni di psicosi da parte della cittadinanza, anche per il fatto che il lupo non attacca l’uomo; tavolo con le associazioni agricole di categoria per promuovere la cultura della prevenzione con l’ausilio della associazione Difesattiva, associazione di allevatori zootecnici nata in seno al progetto Medwolf, che si occupa della diffusione a livello locale e nazionale dei migliori sistemi di prevenzione, quali i cani da guardiania di razza maremmana-abruzzese; predisposizione di un ordine del giorno condiviso da tutte le Amministrazioni coinvolte nel percorso per chiedere alla Regione la promozione delle attività di monitoraggio della specie a livello regionale e locale, la promozione, anche tramite gli strumenti economici del PSR, dei sistemi di prevenzione e tutela per le aziende zootecniche e la condivisione delle informazioni pregresse e delle risultanze delle ricerche a livello capillare nei territori.

Il tutto è quanto messo in piedi ad oggi dal Comune di Campiglia e dovrebbe essere comunque imminente un incontro con la Regione nelle modalità consentite, durante il quale potranno essere portate le istanze del territorio.


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