Attualità sabato 02 novembre 2024 ore 18:25
Post alluvione, come prepararsi per il futuro
La sindaca Ticciati ricorda le opere per la sicurezza idraulica e lancia la proposta di un convegno per cercare nuovi strumenti per gli scenari futuri
CAMPIGLIA MARITTIMA — “L’evento che ha colpito il nostro territorio nella notte del 17 ottobre 2024, ci impone di fermarci e metterci in discussione”.
Così la Sindaca del Comune di Campiglia Marittima Alberta Ticciati, a pochi giorni dallo straordinario evento calamitoso che ha colpito la Val di Cornia prima e poi il Grossetano e la Val di Cecina, interviene nel dibattito pubblico, sollecitando una riflessione.
“Il tema dei cambiamenti climatici è concreto ed attuale e, a differenza di chi lo nega o lo minimizza, su questo territorio la lungimiranza degli Amministratori che si sono succeduti e la capacità e competenza dei professionisti che li hanno accompagnati, non solo non lo hanno ignorato, ma hanno cercato di interpretarlo e tradurlo attraverso una pianificazione attenta e ragionata del territorio che ha visto realizzare nel giro di un decennio investimenti infrastrutturali ingenti e determinanti per aumentare la sicurezza idraulica delle nostre realtà”, prosegue Ticciati.
Preme ricordare infatti tra gli altri investimenti, i circa 10 milioni di euro spesi sul Fiume Cornia e Corniaccia, grazie al contributo determinante del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, che però non sono stati sufficienti per evitare la recente alluvione, ma che certo hanno contenuto in modo determinante i potenziali danni ai centri abitati.
“Il rinforzo e rialzo degli argini del Cornia a 7,5 metri, la risagomatura del Fosso Corniaccia e la cassa di espansione in località aeroporto che ha perfettamente svolto la sua funzione - ha sottolineato la Sindaca - hanno contenuto un danno che poteva essere molto più grande. Nonostante questa consapevolezza, abbiamo visto che centinaia di abitazioni sono finite sott’acqua, centinaia di famiglie hanno visto distruggere pezzi della loro vita, decine di aziende hanno perso migliaia di euro, decine di strade sono state dissestate dall’acqua, ci sono state frane e smottamenti e soprattutto alcune persone hanno rischiato la loro stessa vita. Di fronte ad un disastro come questo le istituzioni di ogni livello, a partire dalle più importanti, hanno il dovere e l’obbligo di fermarsi per costruire strumenti e strategie di medio e lungo periodo atti a dare risposte indispensabili alle comunità”.
“Rivendico - ha aggiunto Ticciati - che l’Amministrazione che rappresento non ha mai abbandonato questo indirizzo e questa convinzione, neanche in prossimità della passata scadenza elettorale quando, anziché investire 1 milione di euro per rifare una piazza, piuttosto che realizzare un’opera pubblica di immediato riscontro in termini di visibilità, ha scelto responsabilmente di progettare e pianificare la realizzazione del nuovo Ponte di Via Cerrini, i cui lavori partiranno nel mese di gennaio 2025. Siamo convinti che siano queste le risposte da dare alle nostre comunità ed intendiamo continuare a lavorare in questo solco. Proprio in quest’ottica lanciamo la proposta di realizzare entro fine anno un convegno per coinvolgere tutti i soggetti a vario titolo interessati per funzioni e competenze, a partire dalla Regione Toscana e dal Genio Civile, insieme al Consorzio di Bonifica, con l’obiettivo di prendere in mano progetti nuovi e vecchi, ancora nei cassetti, e programmare investimenti che, lo abbiamo visto, sono urgenti e indispensabili per il nostro territorio. Penso per esempio al vecchio progetto da realizzarsi in località Campetroso, nel Comune di Monterotondo, finanziato dalla Regione Toscana a inizio anni 2000, condiviso con Genio Civile e Consorzio di Bonifica, che prevedeva la realizzazione di un invaso capace di raccogliere a monte i principali corsi d’acqua che si vanno ad immettere nel Fiume Cornia, alleggerendo e rallentando così il deflusso al mare, così come il nuovo potenziale progetto di una cassa di laminazione, in prossimità della nuova rotonda che Anas sta progettando all’Intersezione della 398, venendo da Piombino, con la vecchia strada Aurelia e che avrebbe il compito di sgravare larga parte dell’abitato di Venturina Terme che è stato il più colpito anche in questa alluvione. Proposta che è già stata avanzata, peraltro in questi giorni, dall’Amministrazione al tavolo di lavoro con Anas".
“Sono convinta - ha concluso la Sindaca - che sia questo il modo più giusto e lungimirante di governare un territorio, anche se “in tempo di pace” questo non sempre viene riconosciuto e premiato l’opinione pubblica. Anzi. Auspico quindi che la giornata di studio che stiamo programmando possa interessare, oltre a chi già è consapevole della situazione, anche chi pensa che le nostre scelte siano assolutamente inadeguate”.
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