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Attualità venerdì 12 luglio 2024 ore 08:15
Ticciati, "no ad agrifotovoltaico indiscriminato"
La sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati esprime contrarietà al proliferare di progetti senza un piano per individuare le aree adatte
CAMPIGLIA MARITTIMA — Alberta Ticciati, sindaca di Campiglia Marittima, recentemente riconfermata dopo i primi cinque anni di mandato, ha affrontato senza esitazioni la lotta allo sfruttamento indiscriminato del territorio agreste con l’occupazione selvaggia di impianti fotovoltaici, agrovoltaici ed eolici.
Secondo Ticciati "Ambiente e paesaggio non sono in vendita, e non sono contenibili, sono un valore su cui si basa tutto il resto dello sviluppo e del benessere della comunità. Un territorio sotto attacco per una malintesa visione della green economy e della transizione ecologica", e Ticciati non ci sta.
Già sullo scorcio del primo mandato la giunta comunale ha aderito al Comitato Terre della Val di Cornia, come spiegano dal Comune attraverso una nota, "con la finalità di contrastare in ogni modo l'invasione dei terreni agricoli e del territorio aperto derivante dalla volontà di alcune aziende, in larga parte multinazionali, di impiantare distese di pannelli a terra. La competenza autorizzativa non è del comune, ma a seconda del tipo di progetto, del Ministero o della Regione.
Nonostante questo la Sindaca ha intrapreso un percorso in cui il Comune, oltre a dare indirizzi, è partecipe alle istanze della cittadinanza attiva e sensibile al tema, ed ha scritto una lettera alla Regione prendendo posizione, quando ancora non era formalizzata la giunta Comunale, chiedendo gli strumenti e l'appoggio alle istituzioni sovraordinate per difendere "l'orto della Toscana" come viene chiamata la Val di Cornia. La via è una maggiore valorizzazione e sostegno all'agricoltura, e alle attività che traggono beneficio dalla preservazione del territorio rurale.
L'agriturismo, il turismo lento ecc., accanto ad una programmazione e pianificazione di impianti per la produzione di energie sostenibili che parta dalle superfici edificate.
"L'Amministrazione Comunale di Campiglia Marittima che ho l’onore di rappresentare -afferma e scrive nella lettera la Sindaca - ha dimostrato fattivamente di condividere l’indirizzo strategico Europeo e nazionale di lavorare alla produzione di energie sostenibili e all’autonomia energetica. Lo ha fatto attraverso indirizzi politico amministrativi e incarichi professionali finalizzati a concretizzare quegli indirizzi. Lo scorso 23 gennaio, ha licenziato la Delibera di Giunta Comunale contente indirizzi precisi e puntuali volti ad accompagnare il nostro Comune nella realtà del futuro, investendo in energie rinnovabili, in sostenibilità ambientale e in soluzioni based-nature, fondate sugli elementi e le condizioni di natura, predisponendo uno studio di fattibilità complessivo e completo e iniziando a dare corpo a programmi e progetti per grandi investimenti pubblici in questo ambito con definiti e importanti benefici per l’intera collettività".
"È chiaro, quindi che riteniamo indispensabile dare un contributo alla produzione di energie rinnovabili - dice Ticciati - senza per questo però compromettere la principale risorsa dell’economia agricola della zona: i campi coltivabili".
"Il quadro legislativo nazionale per i grandi impianti di produzione di energie rinnovabili non tranquillizza e non riduce le preoccupazioni, essendo sostanzialmente deregolamentato - prosegue Ticciati- Le scelte sono delegate in bianco alle grandi imprese che hanno facoltà di proporre questi impianti ovunque e a chiunque si renda disponibile a farli costruire. Non esiste nessuna pianificazione nazionale che individui le aree dove questo è possibile e dove invece non lo è. La pianificazione locale (regionale e comunale) è stata di fatto bypassata ed annullata. I progetti, in base alla dimensione, si presentano direttamente al Ministero per l’Ambiente o alla Regione. Ai comuni è consentito solo esprimere pareri, non vincolanti, nell’ambito della valutazione d’impatto ambientale (VIA). E’ una legislazione che risponde ad interessi privati, ma non a quelli pubblici e generali. Produrre energie rinnovabili è una priorità, come lo sono la difesa dell’agricoltura, il cibo e la conservazione dei paesaggi italiani".
"Per queste ragioni come Sindaca di questo Comune esprimo la mia profonda e forte contrarietà al proliferare di questi progetti, richiamando gli organi competenti, in primis Governo e Regione ad analizzare ciascun intervento specifico all’interno di un quadro generale e complessivo, ad oggi inesistente, senza il quale si rischia di compiere errori che pagheremmo, tutti, molto cari e confermo pubblicamente l’impegno ad interloquire insieme agli altri Comuni con la Regione Toscana al fine di trovare strumenti e contenuti utili a difendere la nostra economia, il nostro paesaggio, le nostre radici”, conclude Ticciati.
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