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Cronaca domenica 06 novembre 2022 ore 09:05

Animali selvatici in gabbia, denunciato

Gli animali, rinvenuti dai carabinieri del Nucleo CITES di Livorno e della Stazione forestale di Cecina, saranno trasferiti in un centro specializzato



CASTAGNETO CARDUCCI — Un gheppio, piccolo falco che frequenta le aree rurali, due civette, un’upupa, l’uccello con la caratteristica cresta di penne, ma anche uno storno e due passeri sono stati rinvenuti dai carabinieri del Nucleo CITES di Livorno e della Stazione forestale di Cecina, all’interno di tre voliere in un giardino privato a Castagneto Carducci.

Il proprietario della casa, un uomo di 68 anni, è stato denunciato per la detenzione di fauna selvatica protetta senza autorizzazione. Gli animali saranno presto trasferiti in un centro specializzato, con la prospettiva del rilascio in natura, se la captivazione, cioè la costrizione in gabbia, non ne avrà compromesso irrimediabilmente la capacità di vivere in libertà.

I rapaci, il gheppio (Falco tinnunculus) e le civette (Athene noctua), appartengono a specie particolarmente protette, la cui detenzione è vietata se non autorizzata, ed è punita con l’arresto fino a due anni e l’ammenda fino a centocinquantamila euro. Per l’upupa, lo storno ed i passeri l’ammenda è di 1.548 euro.

La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e ne è vietata la detenzione se non espressamente autorizzata in casi specifici, quali l’esercizio della caccia solo per alcune specie, oppure per finalità di allevamento. Non era questo il caso di Castagneto Carducci, per il quale gli animali sarebbero stati prelevati in natura.

Il nucleo CITES, ricordiamo, è l’aliquota di carabinieri che vigila sull’applicazione della convenzione di Washington sul commercio di esemplari appartenenti a specie a rischio di estinzione, accordo internazionale tradotto in normative stringenti che sanzionano pesantemente il traffico di animali e piante in pericolo per lo sfruttamento economico cui sono sottoposte. Basti pensare al traffico di avorio, che sottintende un feroce bracconaggio a danno di elefanti o ai prodotti utilizzati da forme di medicina alternativa quali il corno di rinoceronte o gli estratti della tigra asiatica, tanto per citare i più noti. 46 sono i nuclei CITES che operano sul territorio nazionale, mentre in Toscana sono 4 (Livorno Pisa, Arezzo e Firenze).


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