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Attualità mercoledì 07 settembre 2022 ore 08:49

Transizione ecologica, cosa si può fare subito

Legambiente

Legambiente Costa Etrusca ha stilato un elenco di azioni che potrebbero essere messe in atto a livello territoriale già da ora



CASTAGNETO CARDUCCI — Legambiente Costa Etrusca è intervenuta a proposito della transizione energetica.

"Da dove cominciamo? Diremmo dal nucleare e dal fu referendum: i cittadini italiani si erano espressi chiaramente e nettamente sul no al nucleare per la produzione di energia elettrica; dunque stava a chi governava e ha governato il paese in questi anni fino ad oggi sviluppare le energie rinnovabili, diversificare le stesse: non solo fotovoltaico, non solo eolico, non solo biomasse. - hanno ribadito - I governi che si sono succeduti non hanno ascoltato il Paese, le associazioni ambientaliste, le Università; non hanno invogliato i cittadini a diversificare, ma li hanno ostacolati cambiando gli incentivi in corso d'opera, creando paura ed insicurezza tra i cittadini e imprenditori. Allo stesso tempo si sono orientati su una unica fonte di energia: il gas metano, sia per produrre energia elettrica che come fonte di calore per le imprese energivore. La Regione e i Comuni toscani, per stare nel nostro territorio, tranne qualche eccezionale comune non sono stati da meno".

Per Legambiente Costa Etrusca ci sono delle cose che potrebbero essere fatte subito per invertire la rotta anche a livello territoriale: mettere sugli edifici pubblici impianti fotovoltaici ed impianti solari termici per produzione di acqua calda; stop al consumo di suolo eventualmente utilizziamolo per produrre biomasse; una forte collaborazione con la università sia nella ricerca che nella divulgazione; i Comuni più grandi potrebbero farsi, in collaborazione con le associazioni di categoria, garanti verso i cittadini di serietà e attendibilità delle aziende installatrici che opereranno in loco: sia per i prezzi che per la tecnologia e la qualità dei prodotti; informarsi e informare sui nuovi sistemi di agrivoltaico

"Da oltre un anno - ha aggiunto Legambiente - la normativa sulla costituzione di Comunità energetiche sono state recepite nella legislazione italiana, ma non se ne parla, se ne costituiscono pochissime. Le Amministrazioni locali dovrebbero darsi una mossa, sarebbe anche un risparmio per le casse comunali. Ci sarebbero molte altre cose da dire o proporre sempre restando con i piedi per terra su quello che è fattibile oggi, subito, ma - hanno concluso dall'associazione ambientalista - ci sembra già tanto quello proposto che, come detto, riguarda tutte le istituzioni Comuni, Regione Toscana, nonché il Governo che verrà".


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