Emergenza e urgenza, il bilancio da inizio 2022

Il punto durante il Tavolo Rete di Protezione organizzato dalla Società della Salute Valli Etrusche e che ha riunito tutti i soggetti coinvolti

CECINA — Sono stati 124 gli interventi assicurati, in pratica uno ogni due giorni, nei primi otto mesi del 2022 del Servizio di Emergenza e Urgenza Sociale (Seus) attivato nelle Valli Etrusche. I dati sono stati presentati mercoledì 26 Ottobre, a Cecina nel corso del secondo incontro del Tavolo Rete di Protezione organizzato dalla Società della Salute Valli Etrusche e che ha portato a riunire tutti i soggetti coinvolti nel progetto.

“Il servizio Seus è identificato dalla nuova programmazione come un “livello essenziale delle prestazioni – ha spiegato Laura Brizzi, direttore della Società della Salute Valli Etrusche – ed è definito fondamentale anche dal piano nazionale degli interventi sociali per la tutela delle persone in stato di bisogno. Per questo, grazie ad una azione sinergica portata avanti con la presidente della Sds, Sandra Scarpellini, è stato realizzato un sistema complesso che riunisce una pluralità di attori che vanno dalle Forze dell'Ordine alle Amministrazioni comunali locali, dai Pronto Soccorso di Cecina e Piombino al Servizio Sociale zonale grazie ad equipe di assistenti sociali organizzate in Unità Territoriali di Emergenza Sociale fino alla Centrale Operativa Regionale Seus. Nel corso degli incontri è emersa da più parti la soddisfazione per aver attivato con grande impegno un progetto cosi importante in grado di dare risposte celeri, appropriate e professionali. Basti pensare che nei primi otto mesi del 2022 sono stati 124 gli interventi assicurati grazie alle segnalazioni arrivate soprattutto da ospedale, in 62 casi, e dalle forze dell’ordine, 34 casi”.

Le segnalazioni vedono una preponderanza di attivazioni a partire da codici rosa e rossi, ma anche da anziani non autosufficienti, tutela minori, psichiatria e dipendenze.

“La messa a sistema di una serie di servizi e di professionalità presenti sul territorio può davvero fare la differenza e permetterci di ridurre da una parte il fenomeno delle attivazioni improprie e dall’altra aumentare la qualità dei nostri servizi”, ha concluso Brizzi.

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