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RIGASSIFICATORE lunedì 13 gennaio 2025 ore 18:00
"Cinci si informi su quanto gas passa da Piombino"

La piazza e Gazebo 8 giugno hanno replicato al presidente di Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino
PIOMBINO — Il comitato La Piazza della Val di Cornia e il gruppo Gazebo 8 Giugno hanno replicato al comunicato del gruppo Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino in cui si riteneva lungimirante la scelta del Governo di fare dell'Italia un hub del gas all'interno del nuovo scenario mondiale (leggi qui l'articolo collegato).
"Rimaniamo ogni volta sorpresi dalla lucidità delle affermazioni di Cinci presidente di Appello per il lavoro che dopo il non esaltante risultato alle comunali, sosteneva Anselmi Gianni candidandosi come consigliere, si erge ora a maitre a pensare per la cittadinanza. Ma quello che ancor più ci stupisce è il puntuale rilievo che viene dato alle sue discutibili affermazioni dalla stampa locale. - hanno esordito - L'Italia come snodo per la distribuzione del gas per tutta Europa, secondo il sopra citato, assumerebbe un ruolo di alto profilo. Già questa affermazione conferma la poca stima che ha per l'Italia, che in questo caso assumerebbe quell'alto profilo che evidentemente, per lui, oggi non ha. E ritorna così l'idea, purtroppo anche di altri, che il futuro del nostro Paese sia quello di servire come piattaforma per vari scopi o come mega stazione di servizio per il gas di altri Paesi. Noi pensiamo che l'Italia meriti di più e di meglio, e che possa ambire a un proprio ruolo in campo culturale ed economico. Ma questi sono temi che esulano dalle nostre, e sue, competenze locali. Infatti il presidente viene subito dopo al tema a lui più caro e che è poi quello che gli interessa direttamente: il rigassificatore piombinese. Indorando la pillola e concludendo che Piombino è in primo piano nella strategia energetica nazionale e europea".
"Forse - hanno proseguito - dovrebbe informarsi sulle reali quantità di gas consumate in Europa e su quanto gas è passato attraverso il rigassificatore di Piombino e in questo caso si renderebbe conto della pochezza delle sue affermazioni. Non contento di questo, collega questa circostanza al rilancio del distretto industriale, il quale è invece cosa ben separata dalla permanenza del rigassificatore in porto. Non vogliamo affermare che le due vicende siano antitetiche, non lo sapremo finché i piani industriali non saranno pubblici e chiari, ma sicuramente l'impianto una banchina la occupa e in un punto strategico. Infine il suddetto, che da sempre è portatore della richiesta di compensazioni, giustamente ne parla e noi allora vorremmo sapere chi dovrebbe fornire. Per ora la multinazionale Jsw sta occupando una fetta di territorio comunale senza che ciò sia andato di pari passo con il miglioramento delle condizioni locali. Ugualmente altre aree concesse a Metinvest e in passato ad altri soggetti, tra cui ricordiamo la ex Rimateria a cui lo stesso Cinci auspicava di donare ulteriori ampliamenti per collocare rifiuti provenienti da fuori, il tutto per ottenere cosa? Piombino si è arricchita? Sono aumentati posti di lavoro? Abbiamo notato un reale e concreto sviluppo della città?".
"Allora consigliamo sommessamente al presidente di Appello per il lavoro, se lui può, di farsi promotore di una richiesta di reali compensazioni direttamente da Snam, Jsw, Methinvest, Rinascenza e altri presenti nel territorio attraverso la cessione di una percentuale dei loro guadagni (il 15% per esempio) al Comune di Piombino. Solo così il tema delle compensazioni assumerebbe una sua concretezza e non sarebbe più una vacua promessa a fini elettorali o per far ingoiare altro sfruttamento sulle spalle dei cittadini", hanno concluso.
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