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Attualità venerdì 19 febbraio 2021 ore 09:16

Inps digitale e Spid, "anziani penalizzati"

I sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil lanciano l'allarme sul divario digitale che impedisce agli anziani di accedere alle informazioni



LIVORNO — "Il Sindacato dei pensionati chiede a Inps di trovare soluzioni affinchè tutti i pensionati abbiano accesso alle informazioni sulle proprie pensioni".

Si apre così una nota congiunta di  Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.

"Da molto tempo (circa 6 anni) - spiegano i sindacati pensionati -l’Inps ha deciso di non inviare più le comunicazioni cartacee con cui comunicava ai pensionati le informazioni sui trattamenti pensionistici (cedolino della pensione e altre comunicazioni inerenti alla propria pensione). In sostituzione di queste comunicazioni cartacee, l’istituto ha reso accessibili queste informazioni in modo online attraverso il sito dell’istituto a seguito di richiesta del pin personale del pensionato".

"Di fatto - proseguono i sindacati -dopo tutto questo tempo soltanto una piccola parte di pensionati ha avuto accesso nella modalità digitale. Dai dati molto sconfortanti che l’Inps nazionale ci ha fornito, risulta che a fronte di una platea di 16 milioni di pensionati, soltanto 4,5 milioni usino correntemente il proprio pin personale, mentre il resto dei circa 12 milioni di pensionati è impossibilitato a verificare il cedolino e a verificare la correttezza degli importi".

I sindacati pensionati esprimono quindi preoccupazione perché "Già dal 1 Ottobre 2020 è stato sospeso il rilascio dei nuovi pin personali e dal prossimo 1 ottobre 2021 l’unica modalità di accesso al sito Inps sarà lo Spid, sistema di identificazione più sicuro del pin ma più complesso da ottenere e da utilizzare, perchè prevede la disponibilità da parte del pensionato di un indirizzo di posta elettronica e un telefono cellulare di esclusivo utilizzo del pensionato".

"Quindi - commentano i sindacati -se già esisteva un preoccupante divario digitale che penalizzava le persone più anziane, e con minori competenze digitali, questo è destinato ad aumentare con il nuovo sistema dello Spid".

"Il decreto semplificazioni ha previsto, - aggiungono i sindacati -per chi non ha accesso ad un domicilio digitale, altre modalità di messa a disposizione e consegna della documentazione della pubblica amministrazione, riconoscendo che esiste un serio problema di divario digitale".

Per questo motivo Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, lanciano una campagna di comunicazione e mobilitazione perché si trovino soluzioni rapide ed efficaci e chiedono all’Inps "di dare risposta a questo problema e di garantire il diritto ai pensionati di accedere al proprio cedolino di pensione superando le difficoltà sia dell’utilizzo del pin (che ha dato comunque in questi anni risultati non soddisfacenti) ma anche trovando soluzioni rapide ed efficaci in previsione del passaggio allo Spid, che paventa una situazione anche più complicata di quella che in questi 6 anni si è verificata".


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