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Sport lunedì 31 ottobre 2022 ore 06:39

Piombino evanescente perde con la Geotermica

L’Atletico Piombino perde 2 a 1 a Larderello contro la Geotermica. La cronaca di Gordiano Lupi



LARDERELLO — Una calda domenica d’ottobre prendi la strada che da Suvereto porta al Frassine, ti fermi al santuario dove la Madonna di San Regolo dal Libano chiese d’esser fatta chiesa in mezzo ai campi, vaghi tra fumi che sgorgan dal sottosuolo, tra Monterotondo e Castelnuovo, verso le fumare di Sasso Pisano, passi il confine delle tre province, entri nel regno Enel, tra Montecerboli e Pomarance, a Larderello, museo vivente della geotermia. Circolo Arci surreale, un paese che fu degli operai, costruito con i mattoncini rossi, un cinema e un dancing, palazzi tutti uguali che ricordano antichi dormitori. In lontananza soffioni, valle del diavolo d’un vecchio film, fumo che sgorga dalla terra che spaventò Lucrezio e tanti altri, convinti di trovarsi già all’Inferno. Larderello appare come un sogno in mezzo al verde e al fumo che esce dalla terra; capita che dal campo di calcio si veda Montecerboli, strade e chiese, a sinistra la centrale, i soffioni tra tubi di ghisa che portano energia in mezzo a cipressi e abeti, platani e bambù. Il Florentia è antico come tutto quel che ci circonda, basta pensare per un solo istante che qui fece un gran gol Enzo Panicucci, era il 1959, serie D; oggi soltanto Promozione, un campo erboso, perfetto, una tribuna d’amianto, dove fa caldo, si soffoca, si suda. Un’estate insolita dei morti, per niente fredda, anzi quasi estiva. Tutto intorno si respira Enel, profumo di anni Cinquanta, persino il paese, dopolavoro del passato, monumento ai caduti e panchine distrutte, piscina geotermica, cimitero di Spoon River, scuole elementari, tralicci di energia in campagna, sbuffi di gas dal centro della terra. Ma eravamo qui per parlar di calcio e d’un incontro giocato sotto l’afa d’un pomeriggio della fin d’ottobre. Ecco che siamo pronti.

Il Piombino schiera Fiaschi, Politi, Pulizia, Bartolini, Carelli, Martelli, Mori, Biondi, Paini, Paggini, Braschi. Manca Castellazzi, perno della difesa. Il coraggioso mister Brontolone sfida il baldo avversario con un aggressivo 4 - 3 - 3, a base di punte veloci ma leggere, evanescenti come il fumo dei soffioni. Attacco inedito, oltre tutto, con Braschi che prova a giocare buona parte della gara, è anche pericoloso, ma non è del tutto in forma; Paini si dà un gran da fare ma difetta esperienza; Mori corre come un treno, ma non è così potente. Scuglia e Papa restano in panchina, quel che sorprende è non vedere in campo Gargini e Pagni (entreranno tardi), due centrocampisti forse più adatti (per potenza) a contrastare i validi giocatori giallo verdi. Il Larderello, fresco neo promosso, schiera una squadra un po’ più esperta con Rossi, Pavoletti, Burini, Falca, Cacciò, Mencari, Landi, Rispoli, Pellegrini, Romeo, Pashja. Tutto ruota attorno all’asse Cacciò - Pellegrini - Landi - Romeo, esperienza e concretezza fatta giocatori, con un centrattacco vecchio stampo che basta veda un pallone ed è un pericolo. Proprio il tipo d’attaccante che manca al Piombino, o forse ci sarebbe (Papa) ma è in panchinae ci sta che non sia in forma.

Facciamo un po’ di cronaca, con il Piombino che gioca bene solo un tempo, va in vantaggio al 10’ con Paggini: gran calcio di punizione che s’insacca al sette e lascia esterrefatto Rossi. La Geotermica non sta a guardare, anche se il primo tempo vede tante occasioni sprecate dai nerazzurri con Braschi (molto attivo), Pulizia e Bartolini, che subisce anche un fallo da rigore, non concesso. Tra parentesi l’arbitro è modesto, tal Passaglia di Lucca, ma sarà una costante di questo campionato, d’altra parte più scendiamo di categoria peggiori sono i direttori di gara. La Geotermica cresce, con Landi che potrebbe pareggiare, ma spreca un’occasione, mentre Pellegrini fa impazzire Carelli e ci prova di testa, di piede, con tutto quel che può, infine al 30’ fa un gol da serie C, in piena area di rigore si libera del suo avversario e segna in giravolta con un gran tiro. Piombino è vivo (non per molto), ci prova con Mori e Braschi, anche con Paini, ma non realizza, mentre il solito Pellegrini semina il terrore nelle retrovie dei nerazzurri. Nel secondo tempo cambia la musica, purtroppo in favore dei locali, che sbagliano un sacco di occasioni, prendono pali, traverse, infine segnano con Rispoli dopo un batti e ribatti in area di rigore. Il Larderello potrebbe dilagare con Pellegrini e il nuovo entrato Penzo, ma ci grazia almeno in tre occasioni, finendo la gara in attacco, con i ragazzi in maglia nerazzurra affaticati, stanchi e un po’ demoralizzati. Nel secondo tempo entrano Scuglia per Braschi (infortunato), Pagni al posto di Paggini (tra i migliori), Gargini per Bartolini, Barchi per Mori e Talocchini per Biondi, ma non serve a niente. Tutto troppo tardi perché qualcosa possa appena un po’ cambiare.

Terza sconfitta consecutiva - tutte di misura, almeno una immeritata! - che porta il Piombino in una posizione difficile, soprattutto ingiusta, terzultimo, soltanto quattro punti. Domenica al Magona sarà importante non fallire l’obiettivo dei tre punti, ché scenderà il Castiglioncello, avversario del tutto alla portata.

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