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Lavoro venerdì 16 aprile 2021 ore 14:17

Centinaia di agriturismi pronti a ripartire

Coldiretti accoglie positivamente l’ipotesi sulle riaperture sfruttando l'esterno: "La ristorazione all'aperto salva 350 agriturismi"



LIVORNO — "La possibilità di riaprire le attività di ristorazione a pranzo e a cena sfruttando gli spazi all’aperto salva i 350 agriturismi autorizzati della provincia di Livorno che possono contare su ampie aree all’esterno per assicurare il necessario distanziamento a tavola". Lo afferma Coldiretti, che accoglie positivamente l’ipotesi contenuta nella bozza delle linee guida sulle riaperture, che le Regioni dovrebbero presentare al Governo in occasione della conferenza Stato-Regioni.

"Una misura attesa - osserva Coldiretti - dopo le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia che hanno fatto registrare il 90% di fatturato in meno nelle strutture agrituristiche. Solo le ultime due chiusura del periodo pasquale del 2020 e 2021 sono costati 40mila pernottamenti e 20mila pranzi fuori porta in meno nel solo indotto agrituristico".

 “Gli agriturismi – analizza il presidente di Coldiretti Livorno e di Terranostra Pisa e Livorno Simone Ferri Graziani – che sono spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto sono probabilmente i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.

Secondo Terranostra Coldiretti l’agriturismo è destinato a giocare un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post Covid: “La vacanza in agriturismo – spiega Ferri Graziani - contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle nostre campagne per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Nelle nostre campagne le distanze si misurano in ettari e non certo in metri”.

"La riapertura - prosegue Coldiretti- è molto importante anche per tutti gli altri settori legati all’agroalimentare Made in Livorno come il vino che è il primo settore dell’export Made in Tuscany. La chiusura di ristoranti, bar ed enoteche in Italia e all’estero ha fatto crollare i consumi fuori casa con gravi difficoltà per il settore vitivinicolo in particolar modo quello legato ai vini a denominazioni di origine e indicazione geografica a maggior valore aggiunto". 

"L’arrivo del bel tempo e la possibilità di vivere all’aria aperta – conclude il presidente di Coldiretti Livorno – consente un piano di riaperture che coinvolga tutti i settori della ristorazione e della somministrazione che dall’inizio della pandemia adottano importanti misure di sicurezza, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso”.


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