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Lavoro sabato 13 dicembre 2025 ore 11:45
Jsw, "accordo sia votato dai lavoratori"

Camping Cig continua a ritenere che le acciaierie devono essere controllate dallo Stato e chiede ai sindacati di non firmare accordi precostituiti
PIOMBINO — "Mentre scrivevamo questo comunicato abbiamo appreso del provvedimento disciplinare preso nei confronti del vigile del fuoco di Piombino, sindacalista Usb, per avere preso parte in divisa alla manifestazione a sostegno della Global Flottiglia e contro l'eccidio di Gaza. Come Camping Cig condanniamo tale attacco al sindacato ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà al lavoratore".
Lo scrive in una nota Coordinamento Articolo 1- Camping Cig.
"All'incontro del 16 Dicembre con Jindal al Ministero non si deve andare ad ascoltare di nuovo le intenzioni di una multinazionale che da anni ci prende in giro ed ha distrutto lo stabilimento. - prosegue Camping Cig - Dovevano essere organizzate, come promesso e non mantenuto, assemblee in fabbrica per costruire una piattaforma con le richieste degli operai, piattaforma su cui creare la mobilitazione, per fare ripartire il lavoro e non solo per ottenere altra cassa integrazione. Con quella piattaforma dovevamo andare all'incontro del 16 Dicembre".
"Comunque se Jindal ed il Ministero si presenteranno il 16 con un Accordo di Programma ed un Accordo Quadro delineato i Sindacati non devono avvallarlo. - prosegue Camping Cig - I Sindacati devono portarlo alla discussione in assemblea dando il tempo necessario per conoscerlo (non come la farsa avvenuta per la discussione dell'accordo Metinvest) e sottoporlo poi ad un giudizio di tutti i lavoratori mediante referendum! E questa volta l'Accordo Quadro che tratta il destino e la tutela dei lavoratori non dovrà ricalcare quello fatto con Metinvest che non garantisce nè occupazione e nè uscite volontarie incentivate o prepensionamenti".
"Ribadiamo ancora una volta che anche l'Accordo Quadro con Metinvest può (come previsto nell'AdP) e deve essere rivisto e questo va richiesto con forza nello stesso incontro del 16 Dicembre. Facciamo queste proposte perché convinti che continuare a dare credito a Jindal sia un errore. In realtà come abbiamo detto da molto tempo l'inaffidabile Jindal va mandato via e deve subentrare lo Stato per dare una prospettiva reale e rilanciare la produzione del nostro stabilimento", prosegue il gruppo.
"Guardiamo in faccia la realtà. Lo stabilimento Jsw è in condizioni pietose. L'unico treno di laminazione funzionate non può più garantire la produzione e la qualità delle rotaie prodotte ed andrebbe non risistemato ma costruito nuovo, i carri ponte sono vetusti, il forno di riscaldo continua a funzionare solo grazie alla capacità degli operai e dei tecnici costretti a continue riparazioni. Le gru sul pontile non sono più efficienti. Lo stabilimento subisce continui furti perché non più sorvegliato. Le migliori professionalità ed i più giovani si licenziano. I rischi di infortuni aumentano sia per le mancate manutenzioni che per i ritmi di lavoro. Possibile continuare con le novelle a cui tutti credono o fingono di credere? Quando venne nel 2018 Jindal promise due forni elettrici ed il rilancio di tutti i treni di laminazione, l'Accordo sottoscritto gli lasciava le mani libere di fare quello che voleva e così nessuna promessa è stata mantenuta. Oggi gli rinnoviamo la fiducia? Oggi invece dei due forni elettrici a Piombino Jindal proclama che ne farà uno per noi ma in India! Dove è il piano industriale? Gli vogliamo continuare a credere? E dopo la fermata per la manutenzione riprenderà la produzione? Vogliamo tornare a produrre acciaio ma non per le armi", conclude Camping Cig.
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