Attualità lunedì 01 dicembre 2025 ore 18:30
Cardiologia, "inaccettabile ipotesi tagli"

Cgil Livorno e Spi-Cgil Livorno intervengono per chiedere un incontro urgente con Regione ed Asl per fare chiarezza
PIOMBINO — "Nelle ultime ore sono circolate, attraverso la stampa locale, notizie allarmanti riguardo la possibile riduzione delle ore di attività del reparto di cardiologia dell’ospedale di Piombino. Un’ipotesi che, se confermata, rappresenterebbe un colpo durissimo per l’intero territorio della Val di Cornia".
Lo scrivono in una nota congiunta Cgil Livorno e Spi-Cgil Livorno, nonostante una nota di chiarimento dell'Asl che parla di ottimizzare le risorse e smentisce i tagli (leggi qui l'articolo).
"Come Cgil e Spi-Cgil esprimiamo fortissima preoccupazione e chiediamo immediata chiarezza all’Asl Toscana Nord Ovest e alla Regione: - proseguono i sindacati - vorremmo infatti capire ad oggi quale è il tipo di risposta sanitaria che si vuole dare ai cittadini di questo territorio".
"Chiediamo pertanto un incontro urgente per discutere della questione. - aggiungono - Le continue rimesse in discussione di progetti creano fibrillazioni e instabilità. Non è accettabile che si ipotizzi una riduzione di una cosi fondamentale specialistica: questa decisione rischia di implementare la ricerca di risposte presso altre strutture. Significa aumentare il rischio per chi si trova ad affrontare un’emergenza acuta nelle ore notturne. Significa costringere cittadini e pazienti a trasferimenti verso altri presidi, più distanti, con un impatto drammatico sui tempi di intervento e sulle possibilità di cura".
"Tagliare cardiologia significa mettere a rischio la vita delle persone. - concludono i sindacati - Piombino e la Val di Cornia sono un’area geograficamente complessa, con collegamenti difficili e un ospedale che è unico punto di riferimento per una popolazione vasta e distribuita. È inaccettabile che, ancora una volta, si intervenga tagliando servizi proprio nei territori che avrebbero invece bisogno di rafforzamenti e investimenti. La sanità pubblica non può diventare una questione di “indirizzo geografico”.
Il diritto alla cura deve essere garantito a prescindere da dove si vive: nelle grandi città come nei territori periferici.
Chiediamo lo stop immediato a qualsiasi ipotesi di riduzione dei servizi di cardiologia, trasparenza confronto e monitoraggio dei progetti in essere, politiche di assunzione e stabilizzazione che mettano fine alla cronica carenza di personale sanitario. La salute è un diritto, non un costo. Ribadiamo con fermezza che la sanità pubblica deve essere universale, vicina e accessibile, capace di prendere in carico tutte e tutti, senza lasciare indietro nessuno. Ogni scelta che va nella direzione del taglio dei servizi è una scelta che mina il diritto costituzionale alla salute. Continueremo a vigilare, a denunciare e a mobilitarci affinché l’ospedale di Piombino non venga ulteriormente impoverito e affinché la comunità della Val di Cornia possa continuare ad avere le cure di cui ha diritto".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI











