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Politica giovedì 22 marzo 2018 ore 15:54

Discarica, dito puntato contro le Amministrazioni

Le liste: "Tutte le attenzioni sono puntate verso i vertici aziendali ma le Amministrazioni hanno responsabilità persino maggiori"



PIOMBINO — Il recente sequestro degli impianti della discarica di Ischia di Crociano ha scatenato il mondo della politica che da mesi invoca più controlli fino al blocco dei conferimenti (leggi qui sotto gli articoli correlati). A parlare, adesso, sono Assemblea Popolare Suvereto, Comune dei Cittadini, Assemblea Sanvincenzina e Un'altra Piombino, le liste civiche unite della Val di Cornia.

"C’è voluto il sequestro perché si interrompesse il conferimento di rifiuti speciali nella discarica di Ischia di Crociano priva dei requisiti minimi di legge per gestirli in sicurezza. - hanno esordito in un comunicato congiunto - Una sconfitta clamorosa per un progetto nato per ripianare il mostruoso debito dell’Asiu al di là dei nobili intenti tanto sbandierati quanto, tutti, disattesi. Rimateria avrebbe dovuto servire a ridurre le escavazioni dalle colline e soprattutto avrebbe dovuto bonificare il Sin di Piombino secondo i sindaci di Piombino, Campiglia e San Vincenzo. Sciocchezze, si dovevano ottenere soldi, immediatamente, per coprire il buco Asiu costasse quel che costasse. Il costo l’abbiamo pagato tutti: - hanno aggiunto - una discarica nata per i rifiuti solidi urbani, ormai esaurita che doveva essere chiusa, è stata reinventata come sito per il conferimento degli speciali provenienti da ogni dove". 

"Adesso tutte le attenzioni sono puntate verso i vertici aziendali e saranno gli organi preposti ad accertarne le responsabilità ma le Amministrazioni hanno responsabilità persino maggiori. - e hanno accusato - Le Amministrazioni hanno determinato la voragine nei conti dell’Asiu e hanno scelto di ignorare lo stato catastrofico della discarica per ripianare il debito e impedire che si accertassero le loro responsabilità su quel dissesto. Oggi l’unica via d’uscita praticabile è la trasparenza. I comuni soci, anziché sotterrare il debito dell’Asiu sotto il sempre più gigantesco monte Crociano, pretendano che le Autorità competenti ne accertino le responsabilità fino in fondo, anche perché diversamente gli unici a pagare saranno i cittadini". 

E hanno concluso: "Pretendiamo poi, la vera messa in sicurezza della discarica la cui coltivazione, con ogni evidenza, non risponde a criteri di interesse pubblico e deve essere pertanto bloccata. Pretendiamo che si attuino quegli obiettivi che la presenza di Rimateria ha impedito anziché agevolato: la bonifica del Sin, la tutela del lavoro e della salute e la riduzione delle escavazioni dalle colline". 

Alle Amministrazioni, secondo le liste civiche, la colpa di aver rifiutato l'elaborazione di un piano di gestione dei rifiuti che limitasse al minimo i conferimenti in discarica e sviluppasse tutte le attività economiche collegate al recupero e al riuso della materia.


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