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Politica martedì 01 dicembre 2015 ore 21:12

"Chiedo delucidazioni a corredo dell'esposto"

Il consigliere Ferrari (Fratelli d'Italia) riporta la bagarre sul presunto favoritismo sul piano politico; la maggioranza abbandona il consiglio



PIOMBINO — Durante il consiglio comunale di lunedì 30 novembre, il consigliere Francesco Ferrari (Fratelli d’Italia) ha presentato un’interrogazione in merito al piano collettivo di sorveglianza balneare della costa est.

A gelare il consiglio, l’azione della maggioranza che compatta e silenziosa è uscita dall’aula. “Ha poco senso parlare in Consiglio di questa interrogazione che ricalca l’esposto del Ferrari. Il passaggio in consiglio, dopo un esposto, è ininfluente”, così il segretario dell’Unione Comunale Pd Ettore Rosalba commenta la decisione dei gruppi consiliari Pd, Spirito Libero e Sinistra per Piombino. Al consigliere Ferrari viene recriminato di essersi rivolto direttamente alla Procura della Repubblica, bypassando le spiegazioni che poteva offrire il consiglio comunale riguardo all’affidamento del servizio di sorveglianza alla moglie del sindaco (leggi l’articolo consigliato sotto, ndr).

Ma il consigliere Francesco Ferrari procede dritto per la sua strada e chiede lumi sulla questione, per riportare l’attenzione sul piano politico. Il rappresentate di Fratelli d’Italia, infatti, chiede spiegazioni in merito alle ragioni di un affidamento diretto, se sono stati interpellati altri operatori e eventualmente quali, se sono stati acquisiti altri preventivi, quali sono stati i cambiamenti di indirizzo della locale Capitaneria di Porto che hanno potato a questo affidamento e se la partecipazione dell’allora assessore è una violazione del Testo Unico degli Enti Locali che impone agli amministratori di astenersi alla discussione di delibere a favore di interessi propri e di congiunti fino al quarto grado.

È intervenuto il vicesindaco Stefano Ferrini (il sindaco era partito alla volta di Roma per l’incontro al Mise, ndr): “Sarei uscito anch’io, ma devo rimanere per il ruolo che rappresento. Non posso dare nessuna risposta, non vogliamo dare alcuna risposta data la strada presa”.

Dunque, le sue domande sono rimaste inevase. Al consigliere Ferrari si aggiunge l’interrogativo sulle motivazioni di questo gesto.


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