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Politica lunedì 19 agosto 2024 ore 06:30

"La Tari aumenta, il servizio peggiora"

Martina Pietrelli, consigliera comunale Pd: "La rivoluzione dei rifiuti promessa dalla amministrazione Ferrari è fallita".



PIOMBINO — "In queste ultime settimane sono arrivate nelle case dei piombinesi le bollette della TARI. Di fronte, quando apriamo la busta, abbiamo l’ennesimo aumento".

Lo scrive in una nota Martina Pietrelli, consigliera comunale del gruppo di minoranza Pd.

"Partiamo dal 2019, l’anno in cui Ferrari è stato eletto sindaco per la prima volta e facciamo due esempi, - spiega Pietrelli - applicando le tariffe approvate negli anni dal Consiglio comunale di Piombino. Una famiglia di 1 persona in un appartamento di 60 mq, nel 2019 pagava 128,88 euro + la TEFA (che è un tributo dovuto alla Provincia proporzionale a quanto paghi di tariffa); nel 2024 paga 163,83 euro + la TEFA. 35 euro in più.Un bar di 80 mq, nel 2019 pagava 666,44 euro, nel 2024 paga 922,4 euro + la TEFA. 240 euro in più.Ma perché le bollette aumentano? Perché aumenta il costo del servizio". 

"Dal 2019 al 2024 il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per i cittadini di Piombino è aumentato del 30%, passando da 6.649.335 euro a 8.495.761 euro. - prosegue Pietrelli- E non si vedono segnali di una sua possibile diminuzione.Eppure, era il 30 marzo 2023 quando l’allora assessora all’ambiente annunciava la rivoluzione dei rifiuti, con l’introduzione dei cassonetti intelligenti, promettendo due cose: Razionalizzazione della disposizione dei cassonetti con riduzione dei disagi. Orientamento verso la tariffazione puntuale: chi si impegna di più avrà la possibilità di risparmiare. Ora, sarebbe facile ironizzare su quanto a un anno e mezzo di distanza da quelle dichiarazioni si sia effettivamente verificato". 

"Abbiamo assistito alla moltiplicazione delle postazioni di raccolta, con la dimostrazione quotidiana che nonostante siano di più, in buona parte della città sono comunque insufficienti, e in luoghi come Baratti o sulla Geodetica sono presenti ancora quelli vecchi, stracolmi di tutto e di più. Alla faccia della nostra immagine turistica. - aggiunge la consigliera- Le criticità non sembrano risolte, anzi, ultimamente si sperimentano postazioni improbabili al centro di strade centrali della città, vedi via Galilei, per rimediare al disastro della distesa di cassonetti maleodoranti di fronte ai negozi. Si è scelto di abbandonare il sistema di raccolta porta a porta, lasciandolo solo nel centro storico per evidenti ragioni pratiche, sistema che nei comuni in cui è stato introdotto, ha prodotto percentuali di raccolta differenziata impensabili per noi. I cassonetti non sono ancora chiusi e si sono perse le tracce sia della Sei card, sia del passaggio alla tariffa puntuale, l’unico in grado di premiare economicamente chi fa più raccolta differenziata e diminuire le bollette".

"Una riflessione si imporrebbe anche sull’efficienza del gestore del servizio, la SEI Toscana: penso che sarebbe un dovere di qualsiasi amministrazione capire come funziona la società, come viene gestita e condotta, e se ci sono margini di miglioramento, che non siano semplicemente abbassare il costo del lavoro di quelli che svuotano i cassonetti o spazzano le strade. Ma, vista la situazione, forse è pretendere troppo. Certo è che, se è vero, come spiegava il sindaco nella recente campagna elettorale per chiedere nuovamente la fiducia dei cittadini, che una rivoluzione si fa velocemente, mentre per un cambiamento ci vuole tempo, questa rivoluzione dei rifiuti è per lo meno lenta, o forse semplicemente non è una rivoluzione e non mi pare nemmeno un grande cambiamento. Per concludere, non vi fate fregare da chi vi dirà che l’aumento della TARI è una tendenza nazionale, perchè non è così. Da uno studio promosso dalla UIL nazionale, pubblicato a maggio 2024, si legge che “la Tari è destinata ad aumentare in modo maggiormente significativo nei Comuni che, nel 2023, non hanno operato una revisione del piano tariffario (Piombino è tra questi). Questi enti, infatti, sconteranno la crescita dell’inflazione e l’aumento del costo dell’energia, a causa dei ritardi nell’approvazione e pubblicazione delle delibere. I dati dimostrano che nei Comuni virtuosi e dotati delle risorse necessarie per investire nella gestione dei rifiuti si raggiungono migliori risultati in termini di raccolta differenziata, con ricadute positive sull’emissione della Tari per gli utenti.” E quali sono questi comuni virtuosi? Lo studio UIL ne ricorda i principali “Bologna si distingue per avere la tassa sui rifiuti più bassa tra le città considerate, con 228 euro a famiglia…. le città dove la Tari è diminuita maggiormente, in termini percentuali, tra il 2023 e il 2022 sono: Imperia, dove si registra una diminuzione del 24,28%, Mantova, la tassa sui rifiuti è scesa del 15,63%, a Milano la diminuzione è stata del 9,55%. Ancona e Biella hanno visto riduzioni rispettivamente dell'8,90% e dell'8,84%.” Dunque, ridurre il costo del servizio e di conseguenza la bolletta della TARI è possibile. Semplicemente l’amministrazione comunale di Piombino non ne è capace", conclude Pietrelli.


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