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Sport venerdì 21 luglio 2023 ore 11:31

Politi, roccia nerazzurra con licenza di segnare

Ricorda Burgnich per la grinta con cui affronta l’avversario e non lo molla mai. L’intervista di Gordiano Lupi

PIOMBINO — Rocco Politi è un 2004 che sta in campo come un giocatore di grande esperienza, ricorda Burgnich per la grinta con cui affronta l’avversario e non lo molla mai, anche se rispetto al grande interista ha maggiore spinta propulsiva in fase di costruzione del gioco. Rocco ha disputato un grande campionato e sono convinto che se non avesse subito un brutto infortunio che l’ha costretto a saltare le ultime quattro gare il Piombino si sarebbe salvato senza dover ricorrere allo spareggio. La sua riconferma è un tassello importante nell’economia della squadra nerazzurra, ripartiamo da un terzino impalcabile e grintoso che spesso si spinge in avanti, segna pure dei gol, fa da motore propulsivo sulla fascia laterale. Abbiamo già avuto modo di dire che la difesa pare un reparto solido, con maggiore esperienza rispetto al passato: Cappellini tra i pali (Gianluca Rossi in panchina), Fatticcioni e Martelli centrali, il nuovo arrivato Lepri terzino di fascia in coppia con Politi, il diligente Castellazzi, infine i giovani Lorenzo Battaglini e Alessio Rossi. Non potevamo fare a meno di intervistarlo, dopo aver atteso l’esito felice della prova di maturità e aver appreso che sta per iscriversi all’Università di Pisa. Politi è calciatore serio e diligente, diciannove anni, ma sa quel che vuole e dove vuole arrivare nella vita. Si vede sia in campo che da come risponde alle domande …

Parlaci un po' di te, dei tuoi trascorsi calcistici. Provieni da quella fucina di giovani calciatori che è il Salivoli del mitico Gilberto Allori …

Ho avuto la fortuna di iniziare la mia esperienza calcistica nel settore giovanile del Salivoli. Durante il mio percorso, ho sviluppato le mie abilità e ho avuto l’opportunità di giocare con un gruppo di talentuosi giocatori nati nel 2004. Nella stagione 2018/2019, mi sono unito alla squadra del Piombino insieme ai ragazzi del mio gruppo. Questo passaggio è stato possibile grazie a un accordo tra le due società, con l’obiettivo di far intraprendere al Piombino un campionato regionale, dopo aver disputato e vinto alcuni campionati provinciali. Purtroppo, gli anni successivi sono stati caratterizzati dal periodo buio del COVID-19, che ha portato alla sospensione delle attività sportive per un limitato arco di tempo. Durante quel periodo, ho continuato ad allenarmi duramente e ho avuto la fortuna di essere incluso nelle sessioni di allenamento della prima squadra del Piombino. Questa esperienza mi ha permesso di crescere come calciatore. Sono riuscito a guadagnare alcune presenze in campo in Eccellenza come fuoriquota. È stato un grande onore indossare la maglia della prima squadra e contribuire alle sfide della competizione. L’anno scorso ho proseguito il mio percorso con la prima squadra del Piombino, e sono felice di poter continuare questa esperienza anche nell’anno a venire. Sono determinato a lavorare sodo, migliorare le mie abilità e contribuire al successo della squadra.

Come si conciliano gli impegni scolastici, la frequenza universitaria, con un campionato difficile come la Promozione?

Sono entusiasta di intraprendere il mio percorso universitario a Pisa. Ho deciso di iscrivermi al corso di laurea di Management e controllo presso la facoltà di economia. Sono consapevole che dovrò affrontare la sfida di conciliare gli studi accademici con gli impegni calcistici. Sarà impegnativo gestire tre allenamenti a settimana e le partite la domenica, ma sono fiducioso di poter far fronte a queste responsabilità. Ho avuto l’opportunità di parlare con la società e sono grato di avere la piena comprensione nel caso in cui non fossi in grado di partecipare a tutti e tre gli allenamenti settimanali. È incoraggiante sapere che la mia priorità principale (lo studio e il mio futuro lavorativo), è stata messa in chiaro fin dall’inizio. Nel mio percorso con il calcio, ho sempre affrontato ogni impegno con grande serietà. Anche se il gioco è soltanto una passione, un modo per divertirmi, ho sempre messo impegno e dedizione in ogni momento. Ogni volta che entro in campo, mi impegno a dare il massimo di me stesso. La mia priorità principale sarà lo studio, poiché comprendo l'importanza di costruire una solida base accademica per il futuro. Tuttavia, il calcio rimane un elemento importante nella mia vita; voglio continuare a coltivare la mia passione e divertirmi. Sarà fondamentale organizzare il mio tempo in modo efficiente per bilanciare le responsabilità universitarie con gli allenamenti e le partite. Mi rendo conto che ci saranno momenti di sfida e di pressione, ma sono determinato a fare tutto il possibile per raggiungere i miei obiettivi sia nell'ambito accademico che sportivo.

Dopo una stagione per la squadra difficile e un infortunio personale che ha messo in crisi il reparto difensivo, quali sono i tuoi obiettivi e come vedi la squadra per il prossimo campionato?

Sono veramente felice di poter condividere la meravigliosa stagione che abbiamo appena concluso con la squadra. È stata un'esperienza emozionante che si è conclusa nel migliore dei modi, raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio stagione: la salvezza. Sono orgoglioso del nostro risultato collettivo e di come siamo riusciti a superare le sfide che ci sono state poste lungo il cammino. A livello personale ho vissuto una crescita notevole durante questa stagione. Sono grato al mister e ai compagni di squadra, che mi hanno sempre sostenuto e incoraggiato lungo il percorso. Il loro sostegno e la loro fiducia sono stati fattori determinanti per il mio sviluppo come giocatore. Purtroppo, ho subito un brutto infortunio che mi ha costretto a saltare le ultime quattro partite di campionato. Sono profondamente dispiaciuto di non aver potuto contribuire allo scontro diretto che ci ha portato alla salvezza. Credo che i ragazzi che mi hanno sostituito abbiano dato il massimo in ogni occasione e che abbiano sempre avuto il sostegno e l’appoggio di tutto il gruppo. La coesione della squadra è stata una delle componenti fondamentali per il successo, sono fiero di far parte di un gruppo che si sostiene reciprocamente in ogni situazione. Guardando avanti, ho grande fiducia per il prossimo campionato. Spero di continuare a divertirmi e di crescere come giocatore. Sono motivato a dare il massimo in allenamento e in partita. Non vedo l’ora di affrontare nuove sfide insieme ai miei compagni di squadra.

In quale ruolo preferisci giocare?

Durante la mia carriera calcistica, ho avuto l’opportunità di cambiare diversi ruoli in campo. Fino a due anni fa, ho giocato principalmente come centrocampista, ma lo scorso anno ho sperimentato il ruolo di terzino destro. Questo cambio di posizione è stato interessante e stimolante perché mi ha coinvolto in modo più completo durante tutte le fasi di gioco: dalla fase di impostazione e difesa alla partecipazione nell’attacco della squadra.

Quali sono i tuoi miti calcistici?

Quando si tratta di giocatori professionisti che ammiro nel calcio, non ho un giocatore specifico a cui mi ispiro direttamente. Tuttavia, ho sempre ammirato la figura di Philipp Lahm, il leggendario capitano del Bayern Monaco noto per le sue eccezionali qualità tecniche, la sua intelligenza tattica e la sua serietà in campo.

In bocca al lupo Rocco, roccia della difesa nerazzurra, sia per il futuro universitario che per il nostro piccolo grande Piombino, che ha trovato un terzino destro (chiamiamolo come una volta, basta con questo esterno!) molto simile a Fabrizio Chelotti e a Raimondo Medda, difensori implacabili con licenza di segnare degli anni Settanta!

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