Rigassificatore, "si allontanano le compensazioni"

Gelichi (Ascolta Piombino): "Di cosa si dovrà decidere al Tar è diventato il grande equivoco su cui si stanno arrovellando molti cittadini"

PIOMBINO — "Si avvicina la Tundra e si allontanano le compensazioni, questa è la sintesi del Tar di rinviare la decisione di quattro mesi. Di cosa si dovrà decidere al Tar è diventato il grande equivoco su cui si stanno arrovellando molti cittadini".

Parole di Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) a seguito degli ultimi sviluppi attorno alla questione della nave rigassificatore nel porto di Piombino.

"Ci sono due cose certe: - ha commentato - la Tundra arriverà e l’impianto andrà in funzione perché l’ha deciso la conferenza dei servizi del 25 Ottobre; ma allora su cosa si dovrà pronunciare il Tar? Lo dice in una delle molte dichiarazioni il nostro sindaco: 'Ecco anche perché andremo a fare ricorso all'autorità giudiziaria, perché riteniamo che sia fondamentale che ci sia un vaglio da parte di un soggetto terzo sulla correttezza della procedura amministrativa e in base anche all'esito dell'autorizzazione..'. Infatti, il Tar è un organo di giurisdizione amministrativa e la sua competenza concerne le procedure riguardanti atti e provvedimenti di natura pubblica; sicuramente non è un organo che si occupa di sicurezza degli impianti. A conferma di ciò si può leggere quello che hanno scritto i giudici amministrativi sulla sospensiva: 'all'esito della prima disamina della documentazione offerta, l'iter che ha condotto all'adozione del provvedimento non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento né d’incontrovertibili carenze istruttorie'. Questo caso si chiude il 21 Ottobre 2022, quando si è tenuta l’ultima Conferenza di servizi sul rigassificatore di Piombino a Palazzo Strozzi Sacrati, nel centro di Firenze, dove ogni ente dei trentacinque coinvolti ha dato il proprio contributo in base alla propria competenza sull’impianto rigassificatore, mentre il sindaco si è appellato al Tar sulla correttezza procedurale".

"Inutile ricordare che questo impianto l’ha voluto il governo Draghi prima e quello Meloni dopo e che entrambi l’hanno sempre definito strategico per la nazione. - ha ribadito Gelichi - Che cosa poteva fare un piccolo Comune se non lavorare alacremente sulle compensazioni cercando, per una volta, di ribaltare la sorte di questa città. Oggi purtroppo l’impianto si avvicina e, visto il perdurare delle posizioni del Comune, la possibilità di rendere concrete le doverose compensazioni si allontana sempre di più".

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