Lavoro sabato 01 febbraio 2025 ore 07:44
"Una società di scopo per i cassintegrati"

E' la proposta del coordinamento Art. 1 Camping Cig che in una lettera aperta interpella sindacati, giunta e consiglieri comunali
PIOMBINO — Il Coordinamento Art. 1 - Camping Cig ha scritto una lettera aperta rivolta a sindacati, giunta e consiglieri comunali riguardo il rilancio del sito siderurgico. Riportiamo la lettera integralmente, nella quale si propone una collocazione per i cassaintegrati a zero ore.
"Dopo i vergognosi patti firmati da Governo, Regione e Comune (memorandum Marzo 2024) e dai sindacati (Gennaio 2025), restano in Jsw solo 500 lavoratori; intanto, interessi corporativi arrivano a porre il ricatto occupazionale per trattenere in porto il rigassificatore, che invece se ne deve assolutamente andare alla scadenza fissata! Per gli altri 810 lavoratori delle acciaierie un anno di cassa integrazione a zero ore, poi senza nessun nuovo Accordo e senza nessuna garanzia di tornare a lavoro saranno dei disoccupati, come quelli dell’indotto. Ora più che mai è necessario che operai, sindacati, istituzioni, forze culturali, partiti politici, rivendichino che, dopo avere cacciato dal nostro stabilimento l'inattendibile Jsw, lo Stato subentri per garantirne occupazione, sviluppo, tutela della salute dei lavoratori e dell'ambiente. Altro che i soliti corsi di inglese e vendite online, utili più che altro alle agenzie che li forniscono.
Accanto alla necessità di prevedere prepensionamenti (amianto e non solo), uscite volontarie incentivate, il Camping Cig avanza una proposta per dare una prospettiva immediata agli 810 lavoratori espulsi da Jsw, mediante quello che era stato definito vagamente dai sindacati come il 'contenitore': una idea valida, purtroppo subito accantonata. Sia pure in modo approssimato, proponiamo di dare concretezza alla proposta sindacale del 'contenitore', creando una Società di Scopo Pubblica, simile ma non uguale a quella creata quando chiuse l'area a caldo delle acciaierie a Cornegliano (Genova) nel 2018, la quale si occupi di opere necessarie in abbandono da tempo: bonifiche; infrastrutture ferroviarie e stradali; perdite acquedotti; abbattimento barriere architettoniche; manutenzione scuole. Una Società che abbia nel suo statuto lo scopo di dare immediatamente lavoro ai cassaintegrati, corsi di formazione professionale seri, da un lato; e dall'altro possa affrontare Lavori di pubblica necessità. Tale società interamente pubblica dovrebbe vedere come soci il Comune di Piombino, la Provincia di Livorno, la Regione Toscana ed il Governo con Invitalia; dovrebbe essere dotata di un capitale iniziale e potrebbe, per fare un altro esempio, bonificare e riqualificare l'area di Città futura in possesso del Comune di Piombino, con i fondi già disponibili.
Una proposta, quella del Camping CIG, ovviamente da precisare. Essa riprende quella che facemmo nel 2019 con i 'Lavori di Pubblica Necessità', con cui si intendeva dare ai lavoratori titolari di ammortizzatori sociali (cig, naspi), di reddito di inclusione, unitamente a una quota di disoccupati, non più una collocazione assistenziale, ma un’occupazione socialmente produttiva, retribuita degnamente. Certo un obbiettivo difficile, anche sotto il profilo normativo, ma necessaria e fattibile. [1] I lavoratori che godono di ammortizzatori sociali mettono a disposizione della collettività il loro lavoro ad un costo inferiore, dato che parte di tale costo sarebbe coperto dalla cifra fornita al lavoratore dalla cig o dal reddito di inclusione; da un lato i lavoratori ritrovano la dignità del lavoro; dall’altro, diventa possibile per la collettività operare ad un minor costo interventi di assoluta necessità in abbandono da tempo. Per il lavoratore, lavoro pieno, orario pieno, contribuzione pensionistica piena e più favorevole. Per le imprese, incremento del volume degli appalti pubblici con eventuali sgravi fiscali, a patto che esse accettino di assumere i lavoratori in Cig, Naspi, Reddito di inclusione, oltre a una quota di disoccupati. La nostra proposta fu presentata da Callaioli il 17 Febbraio 2020 al Consiglio Comunale di Piombino e fu assunta all'unanimità per essere approfondita. La stessa proposta fu elogiata da vari parlamentari e da dirigenti Inps. Purtroppo, agli apprezzamenti nessuno ha fatto seguire un impegno coerente.
Oggi torniamo a parlarne, dandogli la forma della Società di Scopo, chiedendo una vostra tempestiva risposta pubblica, per rompere i colpevoli silenzi in merito al futuro oscuro degli 810 lavoratori espulsi da Jsw, i quali fino ad oggi hanno avuto solo promesse e la certezza che, se non si farà nulla, tra un anno passeranno in Naspi. Pensiamo che le difficoltà di attuazione di tale proposta non siano rappresentate dalle necessarie iniziative politiche, amministrative, normative, finanziarie e nemmeno dai costi, perché da tale proposta ci guadagnano tutti, lavoratori, pubblica amministrazione, imprese. Le difficoltà sono ideologiche: si deve uscire da una visione individualista ed ultraliberista che segna da anni il modo di muoversi dei singoli e dello Stato".
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