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Attualità mercoledì 12 ottobre 2016 ore 11:54

Ok alla Variante Aferpi, ma con riserve

Valerio Fabiani, Massimo Giuliani, Ettore Rosalba. Foto tratta da Federazione Pd Val di Cornia-Elba

Il Partito Democratico piombinese si è riunito per fare il punto sul procedimento di variante che interesserà l'area industriale



PIOMBINO — Federazione Val di Cornia-Elba e l’Unione comunale del Partito Democratico si sono riuniti per fare mettere nero su bianco alcune considerazioni relative al procedimento di variante al Piano Strutturale d’Area e al Regolamento Urbanistico per il piano industriale Aferpi, ormai noto come Variante Aferpi.

“Per il Pd non è semplicemente un intervento di modifica degli strumenti urbanistici, - hanno riportato in una nota condivisa - non può e non deve essere letto soltanto come un procedimento tecnico/amministrativo, ma come la straordinaria occasione per il territorio della Val di Cornia di dotarsi di un nuovo modello di sviluppo, uscendo dalla monocultura siderurgica senza rinunciare alla produzione dell'acciaio in un'ottica più sostenibile e di destinare aree produttive, dismesse agli usi industriali, a nuove attività in connessione con il porto”.

Il nuovo assetto si snoda sui tre assi fondamentali di siderurgia, logistica e agroindustria nell’ottica della tanto decantata diversificazione economica. Secondo il documento del Pd d’aiuto sarà certamente la produzione siderurgica più moderna e sostenibile, i nuovi spazi portuali e la liberazione dagli usi industriali dell’area contigua a Città Futura che sarà destinata ad usi commerciali e artigianali. Questo disegno in definitiva viene letto come una rilettura della porta di accesso alla città e una rigenerazione delle aree attualmente periferiche come il Cotone-Poggetto e la zona Colmata-Gagno.

Susstistono, però, dei “ma” quelli che da tempo associazioni e opposizioni sollevano in incontri pubblici, documenti, note, dibattiti e 32 osservazioni alla procedura di Via (leggi gli articoli correlati) su: Quagliodromo, secondo lotto della 398 e quartieri periferici.

Sul Quagliodromo. Ok all’occupazione dell'area del Quagliodromo solo ed esclusivamente per la collocazione di infrastrutture ferroviarie e viarie a servizio dello stabilimento siderurgico, ma deve essere fatto nel pieno rispetto dell’ambiente soprattutto in considerazione che si trova nelle vicinanze di Tor del Sale e al nuovo porto turistico della Chiusa. A fronte dell’occupazione di questa area, inoltre, il Pd chiede all’azienda che in cambio ne venga liberata un’altra prossima alla città. Infine, spiaggia e impianti industriali dovranno essere ben delineati da una “fascia di protezione”.

Sul secondo lotto della 398. Ok all’assetto del corridoio infrastrutturale della strada 398, ma per il Pd fino a quando l’azienda non avrà presentato un masterplan dettagliato dell’area in cui è previsto l’insediamento del comparto agroindustriale, l’amministrazione non potrà compiere scelte da ritenere definitive. Certo è che sarà necessario sottoporre la realizzazione del secondo lotto a procedura di Via.

Sui quartieri periferici. Per il Pd la restituzione di nuove aree alla città attualmente ingombrate da impianti industriali quanto previsto nella variante sarà un’occasione di riqualificazione e ammodernamento che non lascerà esclusi i cittadini che dovranno essere chiamati a raccolta.

E con questi presupposti, dunque, si va delineando il sostegno a quanto viene portato avanti dall’Amministrazione Comunale. Nel carteggio prodotto ci sono delle note che sembrano raccogliere le perplessità sollevate da alcune associazioni e dai gruppi di minoranza (leggi l’articolo consigliato) soprattutto per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente, del territorio e degli insediamenti abitativi esistenti, anche se senza un masterplan che ridisegna la fabbrica, alla luce dei nuovi investimenti, non è semplice fare considerazioni definitive.


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