Attualità sabato 22 novembre 2025 ore 14:00
Ordinanza anti alcol, "mancata la concertazione"

Confcommercio: "Comprendiamo la necessità, ma riteniamo che provvedimenti così restrittivi debbano essere frutto di un confronto"
PIOMBINO — Pur riconoscendo la legittima esigenza di tutela della sicurezza e del decoro urbano, Confcommercio Provincia di Livorno ha contestato il metodo con cui l'ordinanza a firma del sindaco Francesco Ferrari, relativa alla gestione degli orari e delle attività di vendita, è stata introdotta.
“L'ordinanza è stata adottata in modo unilaterale, senza alcuna preventiva convocazione o concertazione con le Associazioni di Categoria rappresentative del commercio e della ristorazione. - le parole di Gabriele Bilanceri, responsabile sindacale di Confcommercio Livorno - Un fulmine a ciel sereno, che per le sue ricadute sulle imprese, richiede un percorso di condivisione e valutazione congiunta. Il provvedimento, inoltre, non risponde a una necessità di urgenza straordinaria e, nella sua applicazione, appare come un intervento disomogeneo, a macchia di leopardo. Inoltre, provvedimenti che riguardano soltanto le attività commerciali non possono essere sufficienti, ma se fossimo stati coinvolti avremmo ribadito la necessità di incrementare ulteriormente i controlli”.
"Comprendiamo la necessità di intervenire a seguito degli episodi di violenza verificatisi in città, ma riteniamo che provvedimenti così restrittivi debbano essere frutto di un confronto e non di una certo decisione solitaria. - ha aggiunto il presidente di Confcommercio Piombino Marco Torchioni - Il commercio di vicinato e i pubblici esercizi rappresentano una parte vitale del tessuto economico e sociale di Piombino, senza una condivisione si rischia di penalizzare ingiustamente operatori già in difficoltà, senza risolvere alla radice il problema dell'ordine pubblico. L'ordinanza è uno strumento in più a disposizione di comune e forze dell'ordine, ma la collaborazione deve essere affiancata da una effettiva 'collaborazione' con le imprese. Sono necessari buon senso e dialogo per trovare insieme l'equilibrio tra decoro, sicurezza e sostegno alle nostre attività”.
“Chiediamo l'immediata apertura di un tavolo di confronto per una valutazione urgente dell'ordinanza, che tenga conto delle esigenze del comparto commerciale e che miri a soluzioni il più possibile condivise”, hanno concluso i rappresentanti di Confcommercio.
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