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Attualità venerdì 21 novembre 2025 ore 09:25

Negozi di vicinato, "servono politiche mirate"

Confcommercio lancia un appello: "Contrazione non riguarda solo le imprese, ma la qualità della vita delle comunità"



PROVINCIA DI LIVORNO — Prosegue, anche nel 2025, la riduzione del numero di imprese del commercio al dettaglio nel sud della provincia di Livorno. I dati elaborati da Confcommercio indicano una flessione che interessa tutti i principali comuni dell’area: Piombino, San Vincenzo, Campiglia Marittima, Suvereto e Castagneto Carducci. Un trend che riflette le difficoltà strutturali del settore e la pressione crescente sui piccoli esercizi di prossimità.

"È un segnale che non possiamo ignorare. - ha commentato Federico Pieragnoli, direttore provinciale di Confcommercio Livorno - Il commercio al dettaglio rappresenta un presidio sociale, prima ancora che economico. La sua contrazione non riguarda solo le imprese, ma la qualità della vita delle comunità: servizi più lontani, minor sicurezza, perdita di vitalità dei quartieri. Servono risposte efficaci e una strategia condivisa per contrastare un fenomeno che rischia di svuotare i nostri centri urbani".

Secondo Fabio Busdraghi, vicepresidente e referente Confcommercio per il sud della provincia, il quadro richiede un cambio di passo: "Il problema non è solo quantitativo, ma qualitativo. I piccoli negozi soffrono costi crescenti, concorrenza digitale aggressiva e stagionalità sempre più marcata. In molte aree interne, come Suvereto e Campiglia, stiamo assistendo alla scomparsa di attività che garantivano un servizio essenziale alla popolazione, e in un orizzonte temporale non troppo lontano ci renderemo conto che la trasformazione urbanistica, occupazionale e sociale ormai non è più reversibile. Dobbiamo agire con misure che stimolino nuova imprenditorialità, sostengano chi investe e facilitino il ricambio generazionale".

Confcommercio ricorda che tra le soluzioni proposte, in accordo con la Confederazione nazionale, c’è la costruzione di un’Agenda Urbana condivisa tra Regione Toscana, Comuni e categorie economiche, finalizzata a programmare interventi strutturati di rigenerazione urbana e a coordinare l’utilizzo delle risorse disponibili.

Va inoltre incentivata l’attivazione di patti locali per la riapertura dei negozi sfitti, il sostegno alla nascita di nuove imprese di prossimità, il miglioramento della logistica urbana, l’animazione dei centri storici e il rafforzamento di forme di welfare territoriale capaci di alimentare i consumi nei negozi di vicinato.

Intanto Pieragnoli e Busdraghi lanciano un appello semplice e diretto: "Comprate nei negozi di vicinato!".


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