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Attualità mercoledì 22 giugno 2022 ore 16:48

Crisi idrica, scatta l'ordinanza a Suvereto

Foto di archivio

La Val di Cornia tra le zone più critiche. La sindaca Pasquini risponde all’appello dell’Autorità idrica toscana



SUVERETO — Divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici, fino al 30 Settembre 2022. 

“La Regione Toscana ha riunito i Comuni e tutti gli enti competenti per confrontarsi sul problema della crisi idrica. Ho partecipato a questo incontro e ne riassumo i punti principali. Quella che stiamo affrontando è una delle stagioni peggiori degli ultimi 20 anni, per lo Stato delle falde, con rischio di ulteriore avanzamento del cuneo salino", ha spiegato la sindaca di Suvereto Jessica Pasquini.

“Il mese di Giugno 2022 è equiparabile come allerta alla crisi idrica del 2017, non solo per scarsità piogge, ma con un caldo sopra media che ci sposta avanti di 2 mesi come se fossimo già a fine a Luglio metà Agosto. Ci sono dei territori già in siccità estrema, tra queste Val di Cornia e zona del Serchio. - ha proseguito - Secondo Lamma l'alta pressione sub tropicale è stabilizzata e non sembra cedere, anzi la prossima settimana si prevede rialzo ulteriore delle temperature”.

Di fronte a questa situazione l’Autorità idrica toscana ha chiesto ai sindaci di emettere ordinanze di uso strettamente necessario dell'acqua. Anche Suvereto, con l’ordinanza sindacale numero 5 del 20 Giugno 2022 ha fatto la sua parte. 

“È necessario sicuramente uno sforzo ulteriore delle aziende idriche per ridurre le perdite e i tempi di intervento sulle perdite, nel rispetto del sacrificio che con le ordinanze chiediamo ai cittadini. - ha sottolineato durante l’incontro la sindaca - Mi riferisco soprattutto nelle zone rurali e nelle strade vicinali dove la regolamentazione sulle competenze è discutibile, si sommano perdite e gli interventi sono spesso non risolutivi e continui, causando sprechi d'acqua che non sono accettabili. Al di là dello stato attuale di allerta, i cambiamenti climatici e il problema della risorsa idrica non sono improvvisi e bisogna che a tutti i livelli istituzionali siano affrontati con maggiore forza e continuità e non solo nei momenti di emergenza. Noi nel nostro piccolo facciamo la nostra parte, con altro comuni della Val di Cornia, Consorzio di Bonifica, Asa e Regine, siamo stati protagonisti del progetto Life Rewat per la ricarica della falda e l'utilizzo di sostenibile delle acque, tra pochi giorni firmeremo il contratto di fiume che contiamo, tra le altre cose, dia un importante impulso a progetti come l'implementazione dell'invaso della Gera per utilizzo agricolo. Le nostre aziende agricole infatti pagano più di tutti queste criticità, che aggravano difficoltà preesistenti e altri problemi che vessano il settore. Le difficoltà sulla risorsa idrica sono ormai strutturali e come tali vanno affrontate”.


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