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Attualità giovedì 02 febbraio 2023 ore 10:59

In pensione tra saluti e ringraziamenti

Patrizia Vanni

Patrizia Vanni ha scritto un lungo e accorato messaggio che condividiamo in occasione della sua pensione



SUVERETO — "Si chiude un’esperienza e un percorso di 42 anni di vita, lasciando spazio al privato e ad altre opportunità che la vita potrà darmi". Così Patrizia Vanni ha voluto salutare e ringraziare la comunità in occasione dell'ultimo giorno di lavoro nel comune di Suvereto.

"Un impiego e impegno pubblico, gratificato dal vivere una crescita costante di un territorio che lascia il desiderio di osservarlo e custodirlo gelosamente nei suoi valori e spingerlo verso nuovi traguardi. Un impegno il mio, accompagnato anche da una passione e attenzione politica con l’interesse di far crescere un territorio con la sua gente, la sua vita economica, sociale e ambientale che ha rafforzato e motivato l’impegno professionale affinché tali obiettivi di progresso e crescita fossero raggiunti. - ha scritto - Lascio un lavoro che mi ha dato soddisfazioni, autonomia e opportunità di vita. Non nascondo qualche momento di tristezza e sconforto quando ho visto tralasciare o ignorare conquiste culturali compiute. Ai colleghi di oggi, dico grazie ed esprimo a tutti loro, con profonda gratitudine, un sincero augurio di un futuro pieno di soddisfazioni, sia dal punto di vista professionale che personale. Vi lascio con sincero sentimento di orgoglio, per aver avuto il piacere di conoscervi e aver potuto lavorare con voi. Stesso saluto lo rivolgo ai colleghi che si sono trasferiti, così a quelli di ieri, già in pensione, ai quali auguro la migliore serenità che la vita può dare. Un pensiero va ai colleghi che non ci sono più, per i quali la vita si è fermata troppo presto, strappandoli prematuramente al suo cammino e ai loro affetti. Un ringraziamento lo esprimo per i molti amministratori che si sono succeduti: sindaci, assessori e consiglieri, tutti coloro che, indipendentemente dalla loro appartenenza o colore politico si sono seduti nei banchi del consiglio comunale ed hanno saputo esprimere impegno con alto senso istituzionale che l’incarico attribuisce, nell’esclusivo interesse della collettività tutta, distinguendosi nel ruolo e nelle relazioni quotidiane e individuali. Un saluto ai segretari comunali che, nelle loro funzioni hanno collaborato con l’ente e con alcuni si sono create cordialità affettive".

"Un passaggio, il mio, segnato dalla mancanza di Walter, mio marito, con il suo essere e averlo vicino. Mi manca anche nel ricordo del suo impegno politico e amministrativo, che ho conosciuto prima, già sindaco, all’inizio del mio percorso lavorativo, al quale ho visto gettare le basi solide di sviluppo sia dal punto di vista culturale, ambientale, sociale ed economico, segnando una nuova storia di questo prezioso paese, con scommesse non scontate che, negli anni e nei decenni, hanno dato il suo risultato, grazie al continuo impegno e apporto anche di coloro che lo hanno affiancato e succeduto negli anni nell’impegno istituzionale, portando ciascuno di essi il loro apporto e dove anch’io, ho avuto l’onore di esserci con il mio lavoro, dando il possibile, come piccolo ingranaggio di una catena. Oggi, - ha confessato - il mio primo pensiero va a lui che desiderava questo momento per una vita ancora più nostra. L’assenza di questo sentimento affettivo è il dolore più grande che mi porto dentro e il vuoto di non averlo ancora al mio fianco si fa sentire più di sempre!".

"Il nostro è un piccolo comune, uno scrigno prezioso, un cantiere di diversità culturale e territoriale, dove negli anni accogliere è diventata una risorsa, la sostenibilità si è tramutata in una crescita economica e l’identità ha fatto la differenza. Un comune che ha saputo guardare lontano, pensando, studiando, confrontandosi e, con la sua storia aperta e innovativa, è stato oggetto di osservazione e studio da parte del mondo accademico e non solo. Le sfide e la visione fondate su valori e basi culturali solide e la loro concretezza, sono state la nostra forza e lavorare su questi obiettivi è stato gratificante e di grande orgoglio. Valori, per i quali, oggi, dobbiamo sentirsi tutti impegnati nel tramandare alla guida del futuro e delle nuove strategie per un ulteriore sviluppo che il nostro patrimonio richiama. Tutto dovrà saper contemplare le giuste innovazioni e sfide, con riflessioni che non potranno essere banali ma avvincenti, di salvaguardia dell’identità, e spirito collaborativo e inclusivo con il resto del territorio, come il nostro comune ha cercato e segnato nella sua storia. Qui si è scelto lo sviluppo sostenibile e alternativo e, andando oltre l’ordinario, si sono create opportunità anche per le giovani generazioni, dove molti di loro hanno scelto e trovato impiego professionale. Le nostre importanti e originali iniziative costruite, hanno portato cultura, educazione e ricchezza economica. Ai circuiti associativi nazionali - dove il comune pregia di appartenere per requisiti riconosciuti - insieme a tutto il nostro patrimonio abbiamo dato un impegno importante, ricevendo in cambio accrescimento culturale, attenzione, visibilità e notorietà nello scenario nazionale e non solo. Nel nostro sviluppo, non può essere dimenticato il ruolo del tessuto associativo locale e di tutte quelle espressioni che con impegno e professionalità hanno contribuito alla crescita complessiva di Suvereto, portando la loro originale iniziativa e dando sempre pronta e qualificata collaborazione nella realizzazione delle tante attività nell’interesse collettivo. Anche a loro un saluto e un grazie, con sentimento di orgoglio, per quanto condiviso nell’interesse comune e il domani di tutti. È stata un’opportunità anche per tessere nuovi rapporti e amicizie o consolidarne altre. Nel tentativo di vivere la soddisfazione che mi è permessa, del passaggio di vita raggiunto, sono certa che nel vivere il futuro, non mancheranno momenti in cui osserverò quel palazzo, non solo per la sua bellezza architettonica e storica, ma anche con senso di nostalgia e affetto dei momenti vissuti e dei ricordi che mi lascia".

"Oggi, - ha concluso - la prospettiva di fare spazio a chi un lavoro non ce l’ha, per me è altro elemento di soddisfazione. Il nuovo e chi verrà, sono certa saprà portare freschezza, nuova linfa e dedizione nell’impiego pubblico e, nel rigore delle regole, saprà ben interpretare il bisogno ed essere guida per il cittadino e suo riferimento".


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