Rifiuti, "cittadini ascoltati non scaricati"

SUVERETO — Si allunga la lista delle criticità riscontrate sulla gestione della raccolta rifiuti nel borgo di Suvereto.

Numero di ritiri dell’organico insufficienti, soprattutto nel periodo estivo; cittadini costretti a tenersi in casa rifiuti maleodoranti e non residenti che non sanno dove e come conferire rifiuti nei giorni in cui non è previsto il ritiro porta a porta; assenza in prossimità del centro storico e nella frazione di Prata di cassonetti stradali; cassonetti stradali che sono stati collocati in luoghi tutt’altro che strategici e distanti dal centro storico; notevole distanza dei cassonetti stradali anche per molti residenti delle campagne; difficoltà enormi per gli anziani, serviti o non serviti dalla raccolta domiciliare, di raggiungere i cassonetti stradali; numero dei vuotamenti minimi di indifferenziato che non tengono conto delle concrete necessità degli utenti, che seppure virtuosi nel fare la raccolta differenziata, non possono tenere in casa determinati rifiuti indifferenziati (tipo gusci di molluschi o crostacei) per settimane per evitare di superare il numero minimo e vedersi addebitare l’eccedenza, il tutto ancora più aggravato se si tratta di utenze non domestiche per il quantitativo, la tipologia e la frequenza dei conferimenti, soprattutto in piena stagione turistica; una tariffa per nulla puntuale, che non premia, non incentiva e non costituisce un risparmio, ed un regolamento comunale di determinazione delle tariffe con evidenti diseguaglianze. Queste le lamentele elencate durante l'incontro promosso dall'associazione Uniamo Suvereto, alla presenza del suo presidente Marco Doni, del capogruppo consiliare di minoranza Cristina Solignani e del consigliere Antonio Russo.

I consiglieri di minoranza hanno innanzitutto ripercorso le tappe di quanto avvenuto in Consiglio comunale per arrivare a questo nuovo sistema di raccolta dei rifiuti.

"Le difficoltà che sono emerse nel sistema di conferimento e di ritiro dei rifiuti, illustrate da residenti ma anche da non residenti, erano ampiamente prevedibili e se, anche la maggioranza Aps non le aveva colpevolmente previste, erano state segnalate in Consiglio comunale, ma si è preferito ignorare ogni contributo per procedere in tutta fretta a dare seguito a questa riorganizzazione. - hanno commentato - Il sospetto che questa manovra fosse urgente più per esigenze di bilancio, per togliere la questione riscossione Tari dalle incombenze dell’Amministrazione, piuttosto che per raggiungere i virtuosi obiettivi del chi più produce rifiuto indifferenziato più paga, del premiare chi riesce a differenziare di più e dell’ equità tariffaria, è divenuto una certezza, nel momento in cui l’attuale Amministrazione non si fa carico in alcun modo di dare adeguate risposte alle difficoltà dei cittadini". 

"Quando l’unica soluzione offerta al cittadino è quella di rivolgersi ad un numero verde del gestore e finanche si eviti di incontrare i cittadini e di ascoltarli, come è stato segnalato da alcuni presenti, è evidente che l’Amministrazione ha totalmente abdicato al suo ruolo. I cittadini hanno poi espresso indignazione per come era stata loro prospettata la cosidetta tariffa puntuale negli incontri informativi svolti dalla sindaca unitamente a Sei Toscana", hanno concluso.

Se non vi è misurazione dell’effettivo conferimento del rifiuto indifferenziato, la tariffa non è puntuale.

Come può essere definita puntuale una tariffa approntata su un piano finanziario adottato l’anno prima e ridistribuito tra gli utenti non sulla base della quantità e qualità del rifiuto indifferenziato prodotto? Il costo del servizio che il Comune deve corrispondere al gestore Sei Toscana per l’anno 2023 è di poco meno di 800 mila euro e quello è quanto è distribuito nella bollettazione per l’anno 2023 ai cittadini, bravi o non bravi che siano nel fare la raccolta differenziata. Ed il risparmio annunciato, da verificarsi meglio a dicembre p.v. con la bolletta del secondo semestre, non sembra che i cittadini lo abbiano trovato nella bollettazione del primo semestre, anzi.

Soluzioni organizzative e correttivi immediati è necessario che siano trovati e per questo a fianco dell’attività di sollecitazione, che i consiglieri comunali di minoranza continueranno a svolgere nelle sedi istituzionali, l’Associazione Uniamo Suvereto, dietro istanza di alcuni cittadini presenti all’incontro, si farà promotrice di una petizione, con la quale verrà chiesto alla Sindaca Pasquini e alla Giunta di adempiere al loro ruolo, facendosi carico delle difficoltà espresse dai cittadini, di attivarsi in tutte le sedi istituzionali, troppo spesso non presenziate, e con il gestore del servizio Sei Toscana perché le legittime richieste dei cittadini trovino soddisfazione.

Insomma, l’emergenza ambientale del pianeta impone la giusta corsa all’operatività anche della gestione del sistema dei rifiuti e Suvereto non si è mai sottratto, ma a tutto questo deve seguire competenza ed efficienza da parte di amministrazioni e gestori, ma purtroppo i riscontri oggettivi ci dicono tutt’altro, a scapito dei cittadini dal punto di vista economico ma anche in termini di disagio organizzativo quotidiano e igienico

Coloro che si professavano esperti nel governo del paese e pieni ed esclusivi conoscitori delle esigenze dei propri cittadini pare proprio che abbiano perso il polso della situazione e non si rendano neppure conto della gravità delle conseguenze che questo sistema sta causando o potrà causare al paese se continueranno a nascondersi dietro incomprensibili posizioni difensive.

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