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RIGASSIFICATORE venerdì 05 maggio 2023 ore 19:20

Via al collaudo del rigassificatore di Piombino

La metaniera si è affiancata al rigassificatore
La metaniera si è affiancata al rigassificatore

E' partita alla presenza del ministro Pichetto Fratin la fase di test per Golar Tundra. Firmata l'Aia. Giani: "Servizio all'Italia, ora compensazioni"



PIOMBINO — "La rigassificazione è un servizio che Piombino e la Toscana rendono a tutta l'Italia. Ora però è il momento di parlare delle compensazioni, a partire dalle bonifiche": così il commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, arrivando oggi 5 Maggio nel porto toscano in occasione dell'avvio della fase di collaudo del rigassificatore Golar Tundra per il quale è arrivata ieri ed è già stata firmata l'Aia, l'autorizzazione d'impatto ambientale.

Con l'arrivo nella notte a Piombino della nave metaniera greca proveniente dall'Egitto Maran Gas Kalymnos si sono infatti aperti i test propedeutici alla messa in esercizio commerciale del rigassificatore Golar Tundra. La metaniera col primo carico carico Eni di 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto è entrata in porto nella notte affiancando il rigassificatore.

Per salutare l'inizio delle operazioni di collaudo, in banchina oltre a Eugenio Giani sono arrivati i vertici di Snam con l'amministratore delegato Stefano Venier insieme al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e al presidente dell'Autorità portuale Luciano Guerrieri, alla presenza del prefetto di Livorno Paolo D’Attilio

Al porto di Piombino, l'intervento dell'Ad di Snam Stefano Venier. Alla sua sinistra il ministro Pichetto Fratin e il presidente Giani

Al porto di Piombino, l'intervento dell'Ad di Snam Stefano Venier. Alla sua sinistra il ministro Pichetto Fratin e il presidente Giani

Assenti invece esponenti dell'amministrazione comunale piombinese, storicamente contraria alla presenza in porto dell'impianto galleggiante, anche se il ministro Pichetto Fratin ha incontrato il sindaco Francesco Ferrari che gli ha ribadito la propria posizione.

Ma intanto in banchina soddisfazione per i tempi serrati di realizzazione dell'opera con investimenti di circa 120 milioni di euro è stata espressa da Venier: "Oggi è una tappa importante", ha detto annunciando che Golar Tundra potrà coprire circa "il 10% dei consumi nazionali" rivelandosi "essenziale per la diversificazione delle fonti e per la sicurezza del sistema Italiano". Quanto al futuro offshore, Snam ha rassicurato sul rispetto dei termini.

E sul tema delle compensazioni non si è sottratto il ministro Pichetto Fratin: "E' una trattativa da fare in proporzione agli anni di permanenza a Piombino", ha detto.

I test

I test avranno inizio con il collegamento e raffreddamento (“cooldown”) dei tubi flessibili che collegano la metaniera alla Fsru Golar Tundra, con conseguente trasferimento di circa 70mila metri cubi di Gnl nei serbatoi del rigassificatore. La fase successiva dei test prevede l’avvio delle fasi di prova della rigassificazione (“commissioning”) con invio di parte del gas in rete, attraverso la nuova condotta fino al punto di entrata nella rete nazionale.

A distanza di circa un paio di settimane, la nave metaniera tornerà in porto per essere nuovamente ormeggiata alla Golar Tundra, per effettuare la seconda discarica per i rimanenti 90mila metri cubi di Gnl. La fase finale di test prevede la verifica delle performance a diversi profili di rigassificazione (“Acceptance Test”).

Il 90% del carico verrà immesso in rete per alimentare i consumi nazionali mentre il restante 10% servirà per garantire l’operabilità della nave.

Durante il periodo dei test, saranno impegnate un centinaio di persone tra equipaggi e personale a terra. In futuro, si prevede che il personale addetto al rigassificatore sarà di una sessantina di persone di cui circa 40 di equipaggio.


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