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Attualità sabato 14 settembre 2019 ore 10:32
Piantato un leccio nel giardino della scuola
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L’albero è stato piantato nell’ambito del progetto “Il sole in classe” che ha coinvolto gli studenti della scuola Carducci a Venturina
CAMPIGLIA MARITTIMA — La scuola si mobilita per l’ambiente e lo fa attraverso la sua risorsa più preziosa: gli studenti. A conclusione del progetto Il sole in classe, promosso dalla professore Lucia Greco, i ragazzi della classe IIIa della Scuola Secondaria di I Grado Carducci di Venturina Terme, in collaborazione con la professoressa Debora Maccanti e con il sostegno dell'Amministrazione comunale, giovedì 12 settembre, hanno piantato nel cortile della loro scuola un leccio per dimostrare la loro sensibilità sull'emergenza climatica in atto.
La cerimonia si è svolta alla presenza della dirigente scolastica Maria Elena Frongillo, della vicaria Angena Marina Chiavaroli e della sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati.
I ragazzi coinvolti nel progetto hanno concluso il loro ciclo di studi nella scuola Carducci lo scorso giugno, ma la piantumazione del leccio è stata programmata per questo settembre per rispettare il ciclo vitale della pianta e offrire quindi maggiori possibilità di attecchimento.
“Sono felice di questa iniziativa e ringrazio la scuola per questa sensibilità. - ha commentato la sindaca Ticciati - L’Amministrazione Comunale si unisce in questo impegno a contribuire al rispetto e alla tutela dell’ambiente e del territorio nel quale viviamo. L’albero a maggior ragione è un simbolo esemplare in questo senso perché assorbe anidride carbonica e produce ossigeno, perché fa ombra, perché ripara dall’umidità, perché nutre e rafforza il terreno e perché è vivo e con la sua crescita e la sua trasformazione rende i nostri luoghi più belli ed accoglienti”.
“Che questo – ha concluso Ticciati - possa essere un buon esempio, un monito e uno stimolo ad amare, rispettare e contribuire al benessere dell’ambiente nel quale viviamo, a partire dai più piccoli, ma anche per i più grandi che spesso, nella frenesia della quotidianità, si dimenticano di cose apparentemente banali, in realtà molto importanti”.
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