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Attualità venerdì 24 giugno 2022 ore 16:19

Nuovo Cda Parchi, "da Ferrari visione padronale"

Alberta Ticciati

La sindaca Ticciati: “Ferrari rinnega le ragioni della condivisione strappando il nostro passato più bello e il disegno per lo sviluppo futuro”



CAMPIGLIA MARITTIMA — A seguito della nomina a maggioranza di tutto il CdA della Parchi Val di Cornia, la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati ha espresso la preoccupazione per il futuro della Società e per lo sviluppo futuro del benessere dei cittadini.

“Nell’indifferenza generale si sta archiviando una storia virtuosa di pianificazione unitaria del territorio, di investimenti regionali ed europei, di valorizzazione e buona gestione del patrimonio culturale e naturale della nostra zona. L’ultimo atto compiuto dal Comune di Piombino, con la nomina unilaterale di tutti i membri del CdA della società Parchi Val di Cornia, è l’ennesima dimostrazione di una visione padronale basata sul solo principio di maggioranza delle quote azionarie e non, come accaduto in passato, sulla condivisione delle strategie, sul principio mutualistico e sulle competenze che hanno consentito a quella società di diventare un modello virtuoso e contribuire in modo tangibile alla diversificazione dell’economia locale. Non a caso oggi siamo il secondo ambito turistico più importante della Regione Toscana dopo la città di Firenze", ha spiegato la sindaca Ticciati.

"Dopo aver condiviso un articolato documento programmatico e di impegno reciproco, sottoscritto e licenziato ufficialmente dalla conferenza dei sindaci, il sindaco di Piombino non ha esitato un attimo a disattenderlo, non soltanto compromettendo la prosecuzione di un percorso che faticosamente avevamo provato a pianificare, ma mostrando anche poco rispetto istituzionale per gli altri colleghi. - ha proseguito - L’aver nominato un CdA di 3 persone, espressione totale di Piombino, non è la conseguenza del disimpegno degli altri sindaci, come sembra volersi raccontare attraverso le dichiarazioni a mezzo stampa uscite nei giorni scorsi, ma, al contrario, la volontà di rappresentare, per lo meno per quanto riguarda Campiglia, che è inammissibile accettare che sia un unico socio, seppur di maggioranza, ad imporre agli altri le proprie scelte. Mi duole doverlo ribadire: la Parchi non è del Comune di Piombino, ma lo strumento liberamente condiviso da tutti i comuni della Val di Cornia per attuare un progetto territoriale unitario dove tutti devono sentirsi responsabili di tutto, indipendentemente da dove si trovano i beni da valorizzare e gestire, compresa la competenza di chi è chiamato ad amministrare la società".

"Se non si condivide questo principio, come si evince dalla modalità con cui si sta procedendo, lo si dica con chiarezza perché è questione dirimente per la sopravvivenza del sistema dei parchi. - e ha concluso - Con questa scelta Ferrari si è assunto la responsabilità di portare la società su un binario morto, distruggendo la forza della condivisione e rinnegando le ragioni di fondo che hanno dato vita e fatto crescere l’ esperienza della Parchi in oltre tre decenni. Non solo si distrugge così quanto di buono è stato fatto, in una logica di integrazione territoriale, ma il comune di Piombino rinuncia espressamente a portare avanti il processo di rinnovamento e di rilancio della società avviato proprio in queste settimane con la Regione Toscana, i comuni, lo Stato e il mondo accademico e della ricerca. È uno strappo non solo al nostro passato più bello, ma anche alla possibilità di costruire, con la Parchi, un nuovo disegno per il futuro per il benessere dei cittadini, del turismo e di una economia sostenibile”.


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