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Cronaca giovedì 07 novembre 2024 ore 14:30

Raggirata al telefono, effettua dei pagamenti

Una donna aveva messo in vendita online alcuni oggetti ma è stata raggirata da un falso acquirente che l'ha contattata al telefono



CAMPIGLIA MARITTIMA — Nell'ambito del contrasto alle truffe online i carabinieri della Stazione di Campiglia Marittima, a conclusione di un’indagine, hanno identificato il presunto autore di un raggiro ai danni di una donna del posto. 

La vittima aveva pubblicato un annuncio di vendita di alcuni elettrodomestici su un noto sito di e - commerce ricevendo nel giro di poco tempo riscontro da parte di un uomo, che, mostrando interesse all’acquisto, l’aveva contattata per informarsi sulla disponibilità degli oggetti.

Una volta stabilito il prezzo di 200 euro, il sedicente acquirente aveva fatto credere alla vittima di poterle far avere la somma pattuita mediante alcune semplici operazioni da eseguirsi presso uno sportello sul circuito atm (bancomat), al termine delle quali avrebbe ricevuto l’accredito sulla propria carta prepagata.

L’ignara venditrice ha accettato e ha così  seguito le indicazioni fornite dall’uomo per telefono, digitando anche codici che, secondo il truffatore le avrebbero consentito di riscuotere il proprio compenso, ma nella realtà le hanno fatto eseguire pagamenti sotto forma di due distinte ricariche, rispettivamente da 200 e 195 euro. 

Una volta compreso di essere stata vittima di una truffa, la donna aveva provato a richiamare l’ignoto interlocutore che però nel frattempo si era reso irreperibile.

Dopo avere denunciato l’accaduto, i carabinieri di Campiglia Marittima hanno avviato indagini ad ampio spettro, seguendo anche il flusso delle somme oggetto delle citate operazioni di pagamento dissimulate ed incrociando tutti gli elementi raccolti, sono risaliti all’identità di un 60enne originario di Roma con numerosi e specifici precedento proprio in materia di reati predatori e truffa. 

Sulla base dell’approfondita ricostruzione dei fatti svolta, i miliari hanno circostanziato gli elementi gravemente indiziari a carico dell’uomo, che è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria di Livorno per i reati di truffa aggravata effettuata su canali informatici e con l’uso di strumenti di pagamento elettronico.

lI ripetersi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che i carabinieri di Livorno raccomandano in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o richiesta in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.

A tal riguardo in tali casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.

In tale ottica l'invito dei carabinieri è a  prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 N.U.E. per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore".




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