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Politica giovedì 07 agosto 2025 ore 09:27
"Si è lasciato morire un ospedale"

Rifondazione: "Sono anni che constatiamo come su Piombino e sulla Val di Cornia non ci sia più nessun interesse a investire nelle politiche sanitarie"
PIOMBINO — Anche Rifondazione Comunista è intervenuta sulla questione sanità e la notizia del potenziamento del reparto di Cardiologia di Cecina rispetto al più volte segnalato depotenziamento dell'ospedale di Piombino.
"Siamo contenti, anzi, felici se l’ospedale di Cecina riceve così tanti finanziamenti per altrettanti investimenti e se il personale viene rimpinguato, quello che ci lascia l’amaro in bocca è il completo disinteresse della politica del Pd e del governatore uscente Giani verso questo territorio, un tempo fiore all’occhiello della Toscana, verso il suo ospedale, verso i suoi cittadini, oggi percepiti, più che altro, come un orpello di cui ci si vorrebbe volentieri liberare. - hanno commentato - Noi lo diciamo da tempo, qual è il problema, il senso di abbandono e depauperamento è davvero forte, sono anni che constatiamo come su Piombino e sulla Val di Cornia non ci sia più nessun interesse a investire nelle politiche sanitarie, che esse siano ospedaliere o territoriali non importa".
"Si è lasciato morire un ospedale, si è lasciato morire un territorio, spezzettandone le competenze, trasferendo servizi e responsabilità altrove non considerandone le difficoltà, non considerando le difficoltà dei cittadini. É questa una strategia di smantellamento, graduale, ma assolutamente voluta. C’è evidentemente un disegno politico per marginalizzare Piombino e la Val di Cornia. Ogni finanziamento, che sia strutturale o per attrezzature e personale, viene rivolto altrove, a Cecina, per esempio. Qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini come siamo passati da essere un territorio che ha “una naturale inclinazione ad essere un nodo della Rete dell'infarto e dotarsi della struttura di Emodinamica” a non riuscire a tenere un primario ortopedico che sia uno, a non riuscire a fare gli interventi di ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso, nonostante siano finanziati dal 2018, a non riuscire ad assumere un cardiologo, neanche uno, per scongiurare il ridimensionamento di una struttura tanto importante per il nostro territorio e implementare il personale, perché non ce n’è, non ci sono medici, salvo poi leggere dell’assunzione di cinque cardiologi su Cecina, due li avevano già assunti".
"Noi pensiamo che i cittadini abbiano diritto di sapere quanto le strategie di politica sanitaria della Regione, del Pd e dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest siano lontane da loro. - hanno evidenziato - E abbiano diritto di sapere che la politica sanitaria regionale, pur investendo altrove, sta progressivamente smantellando il nostro ospedale, sta smantellando i servizi essenziali di Piombino, lasciando la comunità della Val di Cornia in una condizione di abbandono. Perché se l'ospedale di Piombino è poco attrattivo la colpa non è dei piombinesi".
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