Politica martedì 12 luglio 2016 ore 19:09
"Rimateria, i primi a contraddirsi sono i Comuni"

Ok al progetto Rimateria, ma Comune dei Cittadini vuole vederci chiaro sulla frase che sembrerebbe esser stata omessa sui materiali di cava
CAMPIGLIA MARITTIMA — "Quello che propone oggi Valerio Caramassi, presidente di Rimateria, è ciò che propone il Comune dei Cittadini da sempre", così il coordinamento affronta la questione per il recupero dei rifiuti industriali e il loro impiego nella sostituzione degli inerti di cava delle colline campigliesi.
"Siamo d’accordo, ma purtroppo a non essere d’accordo sono gli stessi Comuni che, a parole, dicono di sostenere il piano di Rimateria. - si legge in una nota di Comune dei Cittadini - E’ quello che è emerso ieri nel consiglio comunale dove si sanciva sostanzialmente la fine di Asiu spa e la nuova missione di Rimateria: trattamento, stoccaggio e riciclo di rifiuti speciali".
"Sono gli stessi impegni che i Comuni assunsero oltre 15 anni fa e che hanno colpevolmente disatteso", hanno aggiunto imputando le responsabilità all'allora sindaco Silvia Velo, che nel 2002 raddoppiò i volumi scavabili a Monte Calvi da 4 a circa 8 milioni di metricubi, e alla giunta Soffritti che nel 2014 ha sostenuto il Piano Provinciale delle cave.
Rimane un dubbio: "nella delibera del Comune di Piombino c'è scritto che i rifiuti industriali recuperati possono sostituire, in tutto o in parte, i materiali di cava provenienti dai comuni di Campiglia Marittima e San Vincenzo destinati alla realizzazione di opere infrastrutturali, mentre nella stessa delibera portata in consiglio a Campiglia Marittima questo passaggio non c’è".
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