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Attualità domenica 31 luglio 2022 ore 07:48

La pallanuoto a Piombino in piazza Bovio

Foto fornite da Fabrizio Chelotti

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia Gordiano Lupi passa a rassegna la pallanuoto di un tempo



PIOMBINO — Meraviglia non poco che un posto di mare come Piombino non abbia una grande tradizione nella pallanuoto, ma tale mancanza è imputabile al ritardo nella costruzione di una piscina olimpica, datata solo anni Ottanta. Giocare a pallanuoto piaceva molto ai nostri giovani, fin dagli anni Sessanta, soltanto erano costretti a farlo in mare, così come a basket per anni dovevano accontentarsi del campetto presso lo Stadio Magona (attuale Magonello) e per il volley del vetusto impianto scolastico sito nel Parco della Rimembranza. Un buon pubblico assisteva alle gare di pallanuoto, ricordo come un sogno di aver visto le partite in piazza Bovio, al Centro Velico, in una piscina naturale, meravigliandomi di quanto assomigliasse al calcio quello sport dove si faceva rete con le mani.

Erano i primi anni Sessanta, tornei estivi tra quartieri, campionati interaziendali, poco altro, non vere e proprie competizioni ufficiali, ma partecipava il fior fiore degli atleti locali, gente come Aldo Agroppi, ventenne di belle speranze, giocatore delle giovanili del Genoa, fresco vincitore del Torneo di Viareggio, prima di passare alla Ternana e al Potenza, per poi esplodere nel Torino. Altri atleti che davano vita a quelle gare si sono fatti onore nel calcio, penso a Fabrizio Chelotti, terzino del Piombino dal 1967 al 1977; Alfredo Petta, calciatore e allenatore dell’Audace Portoferraio e trainer di molte squadre giovanili; Antonio Lancioni (in porta), giocatore di Piombino, Spezia (con Sonetti) e Chieti, ultima squadra dove ha giocato e città dove ha messo su famiglia e si è stabilito. Lancioni era un terzino - mediano di buona tecnica, per questo si vide affibbiare il soprannome di tocchetto, e dopo l’attività agonistica ha fatto per alcuni anni l’allenatore a livello giovanile.

Il Torneo dei Rioni di pallanuoto viene organizzato nei giorni 1 e 2 agosto del 1964 dall’infaticabile Rolando Marianelli (arbitro di alcune gare) e da un gruppo di appassionati, che radunano un pubblico entusiasta in piazza Bovio, affacciato alle balaustre in granito per vedere gli incontri. I quartieri in gara: Desco, Cittadella, Salivoli e Castello. Semifinali: Desco - Cittadella 3 a 2; Salivoli - Castello 5 a 3. Finale per il terzo posto: Castello - Cittadella 4 a 3. Finalissima: Desco - Salivoli 4 a 3. Partite molto combattute, con vittorie di misura e occasioni mancate, finalissima appassionante e drammatica che vede il risultato in bilico per tutta la durata della gara. Le cronache sportive parlano di sviste arbitrali che penalizzano il Salivoli e di un’onda anomala che agevola un gol di Petta per il Desco, giocatore definito l’artefice della vittoria. Tra i migliori del Desco: Casarin, Petta, Vagelli, Allori e Chelotti. Bene per il Salivoli: Papi, Mazzella, Landi e Divo Bianchi. Rete decisiva di Fabrizio Chelotti, definito dal giornalista un ragazzino che si farà senz’altro (come calciatore, aggiungiamo noi), quando manca un minuto alla fine e già si pensa ai supplementari.

Pure la finalina per il terzo posto, tra Castello e Cittadella, vive momenti emozionanti, con un grande Agroppi (portiere del Castello) che garantisce la vittoria alla sua squadra, grazie anche alla bella prova di Tonietti, Moschini, Gorie Pisano. In porta del Cittadella bene il bravo Lancioni, in attacco determinante l’agile Tosi, autore di due reti. Vediamo in sintesi qualche protagonista di questi appassionanti tornei. Aldo Fatabene (fratello maggiore di Sergio), impressionante per la mole (circa un metro e novanta), il primo a tuffarsi dal cosiddetto quadrato, il piano dell’ultima panchina di piazza Bovio, lato Porticciolo di Marina, prima del mitico Penna Bianca. Roberto Tosi e Dario Casarin, ottimi nuotatori che continuando l’attività agonistica ottengono eccellenti risultati nella categoria Master. Tosi, specialista nel delfino, partecipa alla prestigiosa Coppa Scarioni, a Genova, una manifestazione giovanile di livello nazionale. Giorgio Papi, dotato di un’incredibile acquaticità, sembrava un pesce, l’acqua era il suo elemento, pareva quasi scivolarvi dentro. Pierangelo Pisani, nuotatore molto dotato di resistenza, abile nelle lunghe distanze, così come Bruno Parra era così forte da aver vinto il miglio marino nel 1963. Parra e Pettavenivano considerati le chiocce del gruppo, visto che erano gli atleti più anziani. Marcello Mazzella, dopo la pallanuoto si è dato al calcio, con buoni risultati, giocando negli juniores del Piombino e in altre squadre del comprensorio come il Campiglia. Rolando Marianelli, il principale organizzatore dei tornei di pallanuoto, merita un ricordo, perché è stato un grande calciatore, un centrocampista offensivo di buona tecnica, il primo piombinese a giocare in Serie A, con la Pro Patria, nella stagione 1929 - 30. Ben tre presenze nella massima serie! Marianelli gioca molti anni nel Piombino, dove finisce la carriera, lasciando un buon ricordo, al punto che il campo di calcio di Calamoresca è intestato alla sua memoria.

Un altro torneo di pallanuoto viene organizzato il 25 luglio del 1965, ricordiamo una gara di finale tra Italsider senior e Italsider junior, in pratica vecchi e giovani della più grande fabbrica piombinese. Vincono i vecchi - più esperti e rodati - come da previsioni della vigilia con un punteggio vistoso (sei a uno) e portano la pallanuoto sulla cresta dell’onda dell’interesse sportivo cittadino. I giovani battono in semifinale l’Uisp Piombino, illudendo di poter competere con la squadra maggiore ma non ce la fanno. Eco le formazioni. Senior: Casarin, Pierini, Castelli (Rosselli), Allori, Chelotti, Mazzella, Petta. Junior: Landi, Minuti, Pisano, Tonietti, Tosi, Spinelli, Gori, Padovani, Tonon, Cardeti. Arbitro della gara, il solito Marianelli. Questo torneo promozionale fa ben sperare per la nascita di una squadra che possa prendere parte al campionato regionale, ma niente di tutto questo accade, perché manca una piscina.

Per avere una squadra di pallanuoto a Piombino dobbiamo attendere gli anni Ottanta, con il pioniere Giorgio Papi e soprattutto con la costruzione della piscina. Federico Ercolini dirige la squadra fino al 1990, interrompendo per il servizio militare, quindi torna alla guida del gruppo come allenatore - giocatore. La pallanuoto Piombino ottiene buoni risultati a livello giovanile e la squadra maggiore è promossa in serie D nel 1991, inoltre vince diversi tornei di prestigio. Tra i migliori risultati un terzo posto in serie D, nel 1997 - 98, sfiorando a più riprese la promozione in C. Adesso la Pallanuoto Piombino partecipa al campionato di Promozione, che equivale alla vecchia Serie D, mentre l’Under 18 è iscritta al campionato giovanile regionale, entrambi organizzati dalla Federazione Nazionale Nuoto.

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


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