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Politica sabato 08 febbraio 2025 ore 09:36

“Sotto Grosseto pietra tombale alla Val di Cornia”

Pd Campiglia: “Se proprio dobbiamo parlare di identità condivise, l’unica storia che vale la pena menzionare è quella della Val di Cornia”



CAMPIGLIA MARITTIMA — L’Unione Comunale del Partito Democratico di Campiglia Marittima si esprime sulla proposta del sindaco di Piombino di cambiare Provincia.

“La proposta del sindaco di Piombino Francesco Ferrari di cambiare provincia da Livorno a Grosseto non può che essere respinta al mittente e bollata come surreale. - hanno commentato - In questo preciso momento storico, come PD di Campiglia Marittima non possiamo che ribadire la nostra contrarietà alla proposta, che avevamo già bocciato nel 2013. In quell’occasione, la giunta di Piombino recepì le firme da circa 6mila cittadini, ma il passaggio di provincia non si verificò anche per l’opposizione del partito e delle altre amministrazioni locali. Perlomeno, quella proposta era formulata in termini esclusivamente pragmatici”.

“Tanti cittadini potevano pensare che il rilancio dell’industria e del porto fossero ostacolati dall’ingombrate presenza del tessuto produttivo e industriale livornese. - hanno proseguito - Questa narrazione non ci convinceva già allora, quando le autorità portuali erano separate e le province avevano un ruolo politico, perché elette dai cittadini. Oggi, con le province ridotte ai minimi termini, un’autorità portuale unica e un rigassificatore piazzato nel porto dal governo, quale sarebbero i benefici in termini di rilancio industriale? Non riusciamo a trovare risposte a queste domande. Anche perché, nella vita quotidiana, le province non limitano certo i cittadini a utilizzare i servizi, visto che molti ambiti, come quello sanitario, sono centralizzati a livello regionale”. 

“Probabilmente, il motivo vero della proposta va ricercato nel richiamo alle identità culturali tra Piombino e la provincia di Grosseto. Ci appaiono delle pseudo identità che in un mondo sempre più globalizzato interessano solo al sindaco e alla sua cerchia. Infatti, Francesco Ferrari avrebbe più facilità nel confrontarsi con il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna, ormai uno dei simboli della destra Toscana. Ma questo è un problema suo, non certo della cittadinanza. Se proprio dobbiamo parlare di identità condivise, l’unica storia che vale la pena menzionare è quella della Val di Cornia. Una storia iniziata più di quarant’anni fa con politiche sovracomunali che hanno fatto scuola in Toscana, ma che si sono progressivamente sfaldate, anche per errori passati del PD locale. La proposta di Francesco Ferrari metterebbe la pietra tombale alla Val di Cornia nel modo peggiore, con una decisione improvvisata, non concordata con nessun’altra amministrazione e rivolta esclusivamente ai propri tornaconti politici”.


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