Quale destino per la Piombino sotterranea

Se lo domandano i consiglieri Pd e Con Anna dopo la bocciatura dell'ordine del giorno a sostegno del gruppo di volontari che l'ha portata alla luce

PIOMBINO — Durante il Consiglio comunale del 28 Gennaio il Pd aveva promosso un ordine del giorno relativo al progetto Piombino Undergound - Piombino Sotterranea che in questi anni ha visto la riscoperta e la valorizzazione dei luoghi sotterranei della città risalenti alla seconda guerra mondiale ovvero i rifugi antiaerei.

Nel documento si voleva impegnare sindaco e giunta "ad attivarsi affinché la valorizzazione di tali luoghi rimanga un processo in atto, avvalendosi dei soggetti che fino ad oggi si sono impegnati in questa attività di recupero e valorizzazione; di promuovere lo studio, la ricerca, la valorizzazione e la divulgazione della memoria storica relativa a questo aspetto particolare della nostra storia recente, supportando fattivamente il lavoro di ricerca e studio fin qui svolto; di autorizzare un percorso di esplorazione al fine di valutare, in maniera puntuale, l'effettiva possibilità, per ciascun sito, di valorizzazione e conseguente possibilità di fruibilità al pubblico, tenendo conto della potenzialità che questi luoghi, definiti gli angoli della Piombino sotterranea, possano diventare nel tempo siti attrattivi da proporre anche in una offerta turistica, oltre che culturale.

La maggioranza consiliare ha dato voto contrario. "Il progetto di ridare vita a un pezzo di storia della nostra città, una storia buia, nasce dall’intuizione, la dedizione, lo studio e la ricerca di un gruppo di volontari. Senza di loro questo progetto non avrebbe visto la luce. Per tale motivo non siamo riusciti a comprendere fino in fondo le ragioni della maggioranza sull'ordine del giorno sui rifugi antiaerei. Con il documento da noi presentato chiedevamo semplicemente che la valorizzazione di tali luoghi fosse portata avanti da coloro che hanno concepito il progetto originario", hanno commentato in una nota gruppi consiliari Pd e Con Anna per Piombino.

"Le perplessità della maggioranza e dell’assessore, ovvero non chiudere a nessuno la possibilità di collaborare al progetto, sono legittime ed è per questo motivo che avevamo proposto di emendare il testo prevedendo la compartecipazione di altri soggetti senza escludere gli ideatori, ritenendo in questo modo scongiurato il rischio temuto dalla maggioranza. - hanno proseguito - C’è da dire poi, che a fare da cornice a questa collaborazione associativa c'è anche il quartiere Porta a Terra, che ha sempre sostenuto e supportato istituzionalmente tutte le aperture dei rifugi, così come le amministrazioni passate, e del resto anche questa amministrazione in occasione dell’ultima iniziativa pubblica".

Una scelta incomprensibile secondo i consiglieri di minoranza.

"Come i gruppi di maggioranza hanno avanzato una perplessità anche noi rimaniamo perplessi davanti a questo atteggiamento quasi pregiudizievole. - e concludono - Vogliamo sperare che prevalga il buon senso e che si possa trovare un punto di equilibrio, nell’interesse del progetto, dei luoghi, della memoria".

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