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Imprese & Professioni venerdì 05 agosto 2022 ore 07:35

​L’importanza delle fonti rinnovabili oggi in Italia

A mostrare la necessità di cambiamenti urgenti, importanti e decisivi, non solo i fenomeni ambientali cui abbiamo accennato, ma anche il conflitto russo-ucraino



ITALIA — La sostenibilità è uno dei temi caldi da diversi anni, ancora di più nel 2022 in cui i cambiamenti climatici sono risultati evidenti come mai in precedenza. Lo mette in evidenza lo stato delle risorse idriche in tutta la penisola, ma anche, per motivi diversi, il rincaro che stanno subendo le bollette, in modo particolare quelle della luce.

Economia e sostenibilità sono sempre più interconnesse, passano per le misure adottate dai governi, dalle imprese e persino dalle scelte effettuate dai consumatori.

Se da un lato una delle pratiche più diffuse è il confronto tariffe luce per privati, colpiti in maniera consistente dagli aumenti proprio come le aziende, dall’altro si sente sempre più parlare di un tema quale quello delle fonti rinnovabili.

A mostrare la necessità di cambiamenti urgenti, importanti e decisivi, non solo i fenomeni ambientali cui abbiamo accennato, ma anche il conflitto russo-ucraino. Certo, ha lasciato tutti piuttosto sbigottiti, vista la repentinità con cui si è verificato, ma ha mostrato quanto il Belpaese sia indietro per quanto riguarda l’attuazione di politiche ecologiche.

In questo articolo cerchiamo di fare il punto proprio su questo tema: lo stato delle fonti rinnovabili oggi in Italia. Fare chiarezza è essenziale, per fornire una corretta informazione e allo stesso tempo per poter capire in quale direzione si sta andando, almeno per quanto possibile.

La situazione attuale

Gli aumenti della luce sono da diversi mesi sotto gli occhi di tutti e hanno messo in ginocchio non poche famiglie italiane. Al momento hanno registrato un aumento complessivo del +15% (che per il gas ha toccato il +45%), almeno secondo l’ARERA: il canale ufficiale dello Stato per quanto riguarda il mercato dell’energia elettrica, del gas e del ciclo dei rifiuti.

Durante il periodo estivo la situazione risulta sostanzialmente stabile, con una lieve crescita dei prezzi (e non di più) grazie ai sostegni messi in campo dal Governo: è previsto fino a settembre un aumento dello 0,4%.

Le previsioni si fanno più incerte dopo l’estate dove saranno diverse le variabili da mettere insieme. Oltre all’andamento della Guerra in Ucraina, andrà valutata l’efficacia delle misure attuate dall’UE. A questi elementi si aggiunge l’incertezza della politica interna, visto il cambio a livello istituzionale imminente in seguito alla crisi di Governo e alle elezioni previste per il 25 settembre.

Uno degli elementi che inciderà, inevitabilmente, è anche il percorso energetico che verrà intrapreso. Riusciranno le fonti rinnovabili, più sostenibili per l’ambiente, il territorio, le stesse persone, ad avere un impatto ulteriore?

Per ora, e questo è un dato certo, si sente sempre più parlare di un intervento che vede al centro la città di Piombino: quello sul rigassificatore. A prendere posizione anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che non ha avuto dubbi affermando che si tratta di una misura che va messa in atto in quanto necessaria.

Il punto sulle fonti rinnovabili

Stando ai dati statistici, la produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia negli ultimi anni ha visto livelli decisamente bassi, con oscillazioni tra il 5 e il 9% dagli anni Settanta fino al 2000. Percentuali oggi in crescita e capaci di toccare il 16,3% nel 2019.

Per quanto riguarda l’elettricità, un dato buono ma comunque non sufficiente è quello che riguarda la sua produzione con le fonti rinnovabili, capace di raggiungere il 41,3% dell'energia complessiva prodotta. Un parametro piuttosto in linea con i valori di Paesi quali Regno Unito, Spagna e Germania, ma ancora lontano da quello dagli standard di eccellenza del Nord Europa, dove tutta la corrente è generata dalle sole fonti rinnovabili.

Se consideriamo la forte dipendenza dal gas russo, intervenire in tal senso si rivela essenziale. Sono diversi i fondi stanziati dal PNRR per la sostenibilità, motivo per cui sarebbe utile indirizzare importanti risorse in tal senso. Cominciando a intervenire non solo sull’eolico, ma sulla rete idrica ad esempio, la quale necessita di interventi di ammodernamento così da contenere le perdite.

Per concludere…

Al momento l’Italia è molto indietro per quanto riguarda il ramo delle fonti rinnovabili: energie che rivestono un ruolo chiave per un’indipendenza dal punto di vista energetico. Soluzioni green e capaci di valorizzare il Paese, le sue risorse e potenzialità.

Certo, si tratta di misure in grado di dare frutti soprattutto nel medio-lungo periodo, e che perciò richiedono interventi ancora più urgenti, ma non solo: sono valide già nell’immediato. L’ideale per un approccio che vuole coniugare in maniera ottimale economia, mercato dell’energia e questione ambientale.


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