Lavoro domenica 01 giugno 2025 ore 08:26
Acciaio, "così i lavoratori non sono tutelati"

Camping Cig contesta i sindacati: "Accettano di nuovo di andare a trattare con il Ministero dopo che tale Accordo di Programma sarà firmato"
PIOMBINO — Nell'ultima assemblea dei lavoratori delle acciaierie i sindacati hanno annunciato che il 12 Giugno si terrà un nuovo sciopero con manifestazione sotto il Comune e poi al Ministero.
"Non hanno specificato cosa andranno a chiedere e temiamo che sia per la solita supplica: dare i soldi alle multinazionali! - hanno commentato cal coordinamento Art. 1 - Camping Cig - Incapaci di autocritica hanno sostenuto che in questi anni meglio di così non si poteva fare rischiando quindi di annunciare la loro resa! In realtà hanno completamente ridotto al silenzio i lavoratori che non partecipano più alle assemblee, hanno perso migliaia di posti di lavoro, hanno valutato positivamente Accordi di Programma che privi di penali tutelavano gli interessi delle multinazionali e danneggiavano i lavoratori. Oggi si preparano a ripetere gli stessi errori!".
"Non dicono che prima che le acciaierie falliscono Jindal deve essere mandato via e che lo Stato si deve riprendere lo stabilimento per tornare a produrre rotaie e non solo! - hanno proseguito - Non dicono che vi è più di un ostacolo alla firma dell'Accordo con Metinvest-Adria e visto che la maggior parte dei soldi per realizzare tale teorico e dubbioso progetto, in modo diretto ed indiretto, dovrebbe venire dallo Stato allora dovrebbe essere ugualmente la mano pubblica a dirigere il futuro stabilimento per garantire posti di lavoro e tutela ambientale. Accettano di nuovo di andare a trattare con il Ministero dopo che tale Accordo di Programma sarà firmato ma così gli interessi dei lavoratori saranno di nuovo non tutelati, come di nuovo non hanno chiesto che siano previste penali finanziarie per gli imprenditori inadempienti. Non dicono che prima della firma il progetto doveva essere posto a giudizio di centri universitari indipendenti, dei lavoratori e dei cittadini. Negano che vi saranno esuberi e abbandonano la proposta del contenitore unico, come non chiedono prepensionamenti e uscite volontarie incentivate. Mentre viene chiesto da tutti la nazionalizzazione delle acciaierie di Taranto da noi per i sindacati la parola nazionalizzazione o ruolo attivo dello Stato è una bestemmia!".
"Eppure anche alla Magona per lo Stato sarebbe più costoso pagare la cassa integrazione che rilevare con qualche decina di milioni lo stabilimento per rilanciarlo! Invitiamo i lavoratori a difendere i nostri diritti votando si ai 5 referendum e pretendendo dalle organizzazioni sindacali un cambio di passo per la vertenza Piombino. Per la pace, no acciaio per le armi, e per il lavoro torniamo a lottare", hanno concluso dal Camping Cig.
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