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Attualità giovedì 24 gennaio 2019 ore 16:41

Affitti, protocollo per i nuovi canoni concordati

Siglato il protocollo d’intesa per i nuovi canoni concordati. Per i proprietari che aderiscono l'Imu scende al 5,5 per mille



PIOMBINO — Siglato il 16 gennaio scorso il nuovo protocollo d’intesa per i canoni concordati tra Comune di Piombino e le organizzazioni sindacali di proprietari e inquilini, dopo la scadenza del precedente accordo del settembre 2015. L’intesa è stata firmata dunque da Comune, Confedilizia e Sicet, rappresentanti rispettivamente dei proprietari di immobili e gli inquilini, Aspi, Uppi, Ania, Sunia, Uniat, Unione inquilini, Asia. L’atto è stato ratificato da una delibera di giunta con la quale il Comune si impegna a convocare e ad assistere queste organizzazioni nell’applicazione dell’accordo.

Gli affitti a canone concordato hanno l’obiettivo di favorire il mercato delle case in locazione e le politiche abitative, prevedendo la stipula di contratti attraverso un canale regolato, che affida un ruolo determinante alle associazioni degli inquilini e dei proprietari.

“Il protocollo - ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Margherita Di Giorgi - risponde a criteri di maggiore equità, intende favorire l’allargamento del mercato agli immobili attualmente sfitti e l’accesso alle locazioni ai settori sociali che sono esclusi. Allo stesso tempo si cerca di ricondurre alla legalità il mercato degli affitti sommerso e irregolare. L’applicazione di questo canone concordato prevede inoltre per i proprietari una riduzione dell’aliquota Imu al 5,5 per mille, a fronte del 9,5 per le seconde case affittate senza canone concordato”.

Il protocollo sarà valido 3 anni. Il canone è determinato in base ad alcuni parametri: l’ubicazione sul territorio e il valore in euro al mq, la superificie, la classificazione dell’appartamento per caratteristiche, la dotazione di mobilio, la durata del contratto. Il territorio è stato suddiviso quindi in otto zone omogenee (Centro storico, Centrale, Semicentro, Litorale, Sub industriale, Riotorto, Populonia Stazione e Fiorentina) sono stati fissati dei cambiamenti delle fasce del canone di locazione, determinato per singola zona e per tipologia di alloggio.
Le fasce di oscillazione degli affitti vanno da un valore minimo a un valore massimo e, identificandosi per ogni zona omogenea con le lettere A, B e C a seconda della tipologia, ne indicano rispettivamente la categoria migliore, media e minore.

Nell’accordo firmato si prevede anche l’istituzione di un Osservatorio piombinese, con compiti di studio e monitoraggio delle problematiche abitative sia pubbliche che private, per quanto riguarda il mercato e il costo delle locazioni.

“Si tratta pertanto di un’ulteriore azione a favore delle politiche abitative, spiega l’assessore – che va di pari passo con gli interventi di recupero degli alloggi popolari occupati abusivamente da persone che non sono più in possesso dei requisiti necessari. Nell’ultimo mese è stato recuperato un nuovo appartamento e attualmente sono 27 gli alloggi i tornati nella disponibilità del Comune, che potranno essere assegnati nuovamente a famiglie in difficoltà”.


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