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Politica giovedì 15 novembre 2018 ore 15:49

Pd al veleno sulla gestione del caso Aferpi

Federazione, Circolo delle fabbriche e Unione Comunale hanno criticato i pentastellati locali e al Governo sulla questione degli ammortizzatori Aferpi



PIOMBINO — Gli attivisti del Movimento 5 Stelle "sono rientrati a Piombino con un pugno di mosche in mano". A dirlo è la Federazione Pd e il Circolo delle Fabbriche Pd che in una nota invitano i pentastellati ad aprire gli occhi.

"Sono stati presi in giro dai loro beniamini che hanno sostenuto e che hanno mandato a ricoprire i ruoli di responsabilità nel fumoso Governo del cambiamento. Gli attivisti annunciano che Sorial garantisce che saranno prorogati 12 mesi di casa integrazione oltre ai 13 già finanziati. Quei 25 mesi sbandierati come un successo della gita romana, gli operai della fabbrica di Piombino, li hanno già in dote nel quinquennio mobile.  - hanno detto dal Pd - Quindi, a meno che questi 13 mesi non si aggiungano ai 12 mesi più i 13 già in dote, il dottor Sorial, oltre a mostrare una incompetenza disarmante in materia, e chi era lì ad ascoltare annuendo, volevano far passare come successo quello che gli operai della fabbrica hanno già". 

A proposito del monitoraggio del piano Jindal, il Partito Democratico si domanda in cosa consista e come verrà avviato. 

"Cosa intende fare il governo del cambiamento in concreto per la fabbrica di Piombino? Di certo sappiamo cosa non sta facendo. - hanno commentato - ll vice vapo di gabinetto Sorial nell'ultimo incontro al Ministero del Lavoro del 17 Ottobre, si era impegnato a convocare i sindacati per illustrargli il nuovo Decreto 119 che a suo dire era mirato per la Vertenza Aferpi ed invece nonostante le numerose richieste non gli ha dato più udienza. Un governo che accetta di parlare con il partito politico locale escludendo i rappresentanti dei lavoratori è alquanto anomalo, ma soprattutto c'è la faccia tosta di affermare di anteporre l'interesse dei lavoratori quando di fatto gli viene decurtato il salario. Complimenti".

Dito puntato contro l'attuale governo e il M5s locale anche dall'Unione comunale Pd. "C'è una forza politica, oggi maggioranza di governo nazionale, che dai banchi delle opposizioni sul territorio, in teoria, sostiene di stare dalla parte dei lavoratori e in pratica, rilascia dichiarazioni contro il riconoscimento dei diritti degli operai della fabbrica e non difende i dipendenti di Rimateria. Contraddizioni in termini? Purtroppo cruda verità. - hanno commentato in una nota - Per spostare l'attenzione da una palese assenza del ministro Di Maio, si innesca l'ennesima guerra tra poveri. Invitiamo il ministro ad occuparsi di Piombino e se garantirà risultati lo riconosceremo. Con questa coerenza pensano di garantire un futuro a Piombino? Il re è nudo, ora tutti possono vedere di che pasta sono fatti, alla faccia del cambiamento".


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